L'Udinese è stata sconfitta 0-1 in casa dalla Lazio nella terzultima giornata di Serie A TIM. Decisiva la rete su rigore di Immobile a inizio ripresa, ma è proprio intorno a quell'episodio che è montata la furia della società friulana.
La rabbia di Marino
Il dirigente dell'Udinese ha parlato ai microfoni di DAZN a fine partita, senza nascondere la propria delusione per la direzione arbitrale.
"Siamo arrabbiati, inferociti. Una gara che era in bilico, in equilibrio, è stata decisa da un rigore concesso per una chiara simulazione di Immobile. Il rigore non esiste nei canoni, nei regolamenti. Ci dispiace che tra arbitro in campo e VAR non s'è riuscito a correggere l'errore".
I condizionamenti nello spogliatoio
Sempre Marino ha parlato dell'arbitraggio di Pairetto e di un presunto episodio successo all'intervallo: "Durante la pausa lo staff tecnico si è rivolto all'arbitro in una maniera che lo stesso avrebbe dovuto espellerli, invece tutti sono rimasti in panchina - ha accusato Marino a DAZN -. Pairetto è andato verso lo spogliatoio della Lazio provando a discutere con chi lo stava insultando. Nel secondo tempo la direzione di gara è stata a senso unico verso la Lazio, secondo me questo episodio ha condizionato la gara".
Il punto di vista di Marelli
"Questi tentativi di condizionamento ci sono sempre stati. Secondo il regolamento dalla panchina si potrebbe alzare una persona per volta - ha raccontato Marelli in Sunday Night Square -, mentre non è così. Spesso si alza una persona a turno per condizionare l'arbitraggio e non incorrere in sanzioni. Fosse per me tornerei a far stare in piedi solo l'allenatore".
La risposta di Sarri
Non si è fatta attendere la risposta di Maurizio Sarri, allenatore della Lazio: "Di noi non ha parlato nessuno con l'arbitro all'intervallo, io non l'ho neanche visto - ha risposto a DAZN Sarri -. Sul rigore, se dobbiamo essere tutti di parte, dico che era anche espulsione perché era una chiara occasione da gol".