Error code: %{errorCode}

Serie A Enilive

Udinese, le parole di Cioffi dopo il pareggio contro il Milan

Redazione
Udinese, le parole di Cioffi dopo il pareggio contro il MilanDAZN
Le parole dell'allenatore dell'Udinese dopo l'1-1 maturato contro il Milan, a San Siro

Così Gabriele Cioffi, allenatore dell'Udinese, a DAZN dopo il pareggio in casa del Milan.

Milan spaventato

"Abbiamo fatto la partita che serviva. Bravi a tutti, bravi, bravi! Se non sei quasi perfetto, da questi campi e con queste squadre non esci con punti". 

Il caso Deulofeu

"La reazione che si aspettava? Mi sono aspettato le risposte che volevo da parte di tutti. Di Pereyra che entra e cambia la partita, di Udogie che cambia la partita. Di Jajalo. Gerard in particolare, è facilmente gestibile: va sempre al massimo, è preciso e puntuale. Qualcosa devi concedere, ma non deve andare oltre. Lui è uscito, guardiamo avanti". 

Nazionalità diverse

"Tipo Torre di Babele, no? Molti di loro parlano italiano, c'è chi parla inglese. E' difficile, guarda, com'è difficile allenare una squadra di tutti italiani. Devi entrare nei giocatori, far capire cosa vuoi. Quando non arrivi con le parole, trasmetti con ciò che sei. E' la partita dei ragazzi, lo dicevo prima: quando cambi rotta e c'è approccio diverso, loro si sono resi disponibile da subito. Hanno quello che sono io. Non mollano mai. Se si perde, pazienza: si gioca per vincere la prossima. Ma fino alla fine non si regala un centimetro". 

Il gol di Udogie

"Come l'ha colpito? L'ha colpito. L'importante è che l'abbia colpito e non so, non l'ho rivisto. Vederla così... mi sembra più Romagnoli con la scarpa. Anche se l'avesse toccata con la mano, abbiamo 4-5 persone al Var che guardano. Come ci siamo permessi di alzare i toni di protesta contro la Juve, mi sembra che abbiamo sempre accettato le scelte arbitrali. Se fosse anche il 50,01% a nostro favore, ci viene rese grazia. Non c'è compensazione, a me ha detto che ha battuto sulla coscia e sulla pancia. Difficile che un giocatore dica che l'abbia presa con la mano". 

Il ritorno di Pereyra

"Mi ripeto, siamo una squadra che va forte, ha gamba e dà fisicità. Questa è una priorità. Giocatori come lui e altri fanno sembrare la palla al rallentatore. Abbiamo bisogno di questo. Lo avremo bisogno anche in futuro. Abbiamo fame, così ci togliamo il prima possibile dalla zona calda". 

"Farlo giocare più avanti? Sono d'accordo, in certe partite la rifinitura di Pereyra viene naturale, si alza e ha ultimo passaggio. Stiamo lavorando su questo, lo faremo ancora. E' chiaro che bisogna accettare questa realtà: siamo a 3-4 punti da dove non guardiamo nemmeno perché si guarda in avanti. La scelta è tamponare, vedere chi ci può far male. Il calcio è conseguenza di atteggiamento: noi troviamo idee di gioco dopo aver fatto tutto giusto, come se venisse naturale".