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Udinese, le parole di Sottil dopo la vittoria sulla Roma

Redazione
Udinese, le parole di Sottil dopo la vittoria sulla RomaGetty

Mister Sottil, dopo la vittoria sulla Roma, lancia così la sua Udinese.

Tanti complimenti all'Udinese

"Siamo in un ottimo momento, la squadra è in crescita, stiamo bene fisicamente e siamo andati a lavorare soprattutto sul pressing alto, abbiamo le caratteristiche per farlo a prescindere dall'avversario. Sto cercando di costruire un'identità nostra, migliorando le performance, i ragazzi sono stati straordinari anche stasera, siamo andati avanti con coraggio, giocando un buon calcio, creando tantissimo. Siamo ripartiti bene, questa squadra ha nel dna transizioni devastanti, ho giocatori fisici, di grande volume. Abbiamo concesso poco il gioco dentro della Roma, vittoria meritata, complimenti ai ragazzi".

Il lavoro dell'allenatore

"Stiamo cercando di scivolare il più possibile a 4, mantenendo il quinto alto, questa squadra ha anche giocato un buon calcio. Oggi la scelta non era correre dietro la Roma, con la Fiorentina, per questo ho scelto di tenere palla anche per fraseggiare, e l'abbiamo fatto bene. Possiamo migliorare sul possesso, ma i ragazzi hanno fatto bene. Pereyra è straordinario, con l'appoggio largo ci fa salire e ci dà qualità. A lui ci possiamo ancorare, cercando di andare avanti. Difendendoci a 4, in transizione attacchiamo con tanta qualità. La gara l'avevamo preparata così: giocando a calcio, i ragazzi sono stati straordinari, chi ha iniziato e chi è subentrato". 

Parte alta della classifica

"La rosa è molto competitiva, ho la fortuna di avere una rosa molto forte e competitiva, lavoriamo per crescere e sto cercando di coinvolgere tutti, di far alternare tutti. Sono giocatori forti e l'hanno dimostrato, tutti coinvolti e nel progetto. Stiamo coi piedi per terra, ma non è retorica: siamo consapevoli delle nostre forze e l'abbiamo dimostrato. Pensiamo partita dopo partita, migliorando tutti gli aspetti. Abbiamo la chance di migliorare, non perdiamo la caratteristica, il dogma della società: avere l'umiltà di andare dentro e affrontare gli avversari con ferocia calcistica incredibile". 

Un modello da allenatore

"Ne ho avuti, da calciatore. Ne ho avuto di molto bravi, mi hanno lasciato qualcosa. Ogni allenatore poi è diverso, devo essere me stesso, credere nella mia idea di calcio e continuare. Dico sempre Spalletti: è geniale, è cresciuto moltissimo, ha sempre idee molto belle. Lo chiamo geniale perché trasmette alla squadra questo coraggio di andarsi a giocare sempre le partite. Faccio sempre me stesso e cerco sempre di migliorarmi, dare un'identità precisa alla squadra è ciò che mi interessa. Averne una nostra e portarla su tutti i campi. Siamo a buon punto, possiamo crescere".