Gabriele Cioffi, allenatore del Verona, ha parlato così dopo la prima vittoria contro la Sampdoria.
I colori del Verona
"Il colore del Verona? Arcobaleno. Mancati un paio di colori per il terzo, ma sono contento dell'atteggiamento, della calma in un momento difficile. Siamo andati sotto quando nessuno se l'aspettava, me incluso".
La formazione
"La risposta che mi è piaciuta? Quella per la quale dedico questa vittoria allo staff, quando parlo di staff non dico solo lo staff stretto, ma dico tutti, analitica, recupero infortunati, team manager. Hanno dato a me e ai ragazzi la serenità e la tranquillità di un momento da fuori era difficilissimo. Ma con voglia e serietà, ci hanno permesso di fare un gran lavoro. Ah, e l'addetto stampa".
L'urlo liberatorio
"Liberazione? Tutto è una liberazione. Credi in ciò che fai, nei ragazzi che hai. Di facile non c'è niente, sì è stata una liberazione. E anche grande. Giovani? Ci pagano un bonus o no, altrimenti non ci interessa. Cosa c'è da dire? A me piace lavorare coi giocatori che hanno fame, poi l'età... ho visto fame in Veloso, Doig, in chi è entrato. Tameze e Hongla presenti in un momento difficile. Così raggiungi gli obiettivi e ti avvicini all'obiettivo principale, la salvezza".
Cos'ha versato sul terreno
"Sì, ce l'ho in tasca! Ho l'Amuchina fino al ginocchio, mi sono sporcato tutto. L'Acqua Santa? No, va tenuta per le cose serie".