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Beijing 2022

W Lollobrigida e le ragazze italiane di Pechino 2022

W Lollobrigida e le ragazze italiane di Pechino 2022DAZN
Gli ori di Arianna Fontana e Stefania Constantini, la medaglia speciale di Sofia Goggia, le doppiette di Federica Brignone e Francesca Lollobrigida, l’argento vivo di Michela Moioli con Omar Visintin, i bronzi della nuova Nadia Delago e della veterana Dorothea Wierer: è un’Italia al femminile ad aver trainato la nostra spedizione olimpica fino a 17 medaglie, seconda solo alla Golden Age di Lillehammer 94.

Visto che la prima e (forse) ultima medaglia italiana di queste Olimpiadi le ha vinte Francesca Lollobrigida, viva che sarà lei a portare la bandiera in Cerimonia di chiusura e che ci sarà Arianna Fontana in rappresentanza delle atlete europee.

Arianna è stata scelta dopo aver vinto 3 medaglie nello Short Track a Pechino 2022, che sono 11 da Torino 2006 per lei, diventata l’italiana più decorata di sempre alle Olimpiadi.

Francesca perché, dopo un fasto a rotelle da 16 titoli mondiali, ha messo i pattini sul ghiaccio per continuare a vincere e nell’ultima gara di pattinaggio a Beijing, la più bella con partenza in linea, è giunta e resterà fra le migliori (Irene Schouten e Ivanie Blondin).

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17 medaglie: tutta l'Italia che c'è

L’Italia di Pechino 2022 ha vinto 17 medaglie facendo un netto balzo avanti rispetto alle 10 di PyeongChang, (anche se in Corea ci fu un oro in più), fino al secondo posto all-time dietro alle 20, con 7 ori, di Lillehammer 1994. Erano i giorni di Manuela Di Centa e dei moschettieri del fondo, di Deborah Compagnoni e Alberto Tomba. Oggi i record e titoli olimpici sono di Arianna Fontana e del Curling, che a Lillehammer non era nemmeno disciplina.

Fontana e la miniera della pista corta

Il bilancio dello Short Track, al netto delle polemiche che hanno travolto Fontana contro tutti, è come sempre ottimo. Arianna ha difeso l’oro dei 500 metri e vinto 2 argenti in Staffetta Mista e nei 1500: undicesima medaglia in cinque Olimpiadi. I ragazzi hanno vinto la medaglia di bronzo in Staffetta 5000m (Sighel, Confortola, Dotti, Cassinelli) e il presidente federale una cosa giusta l’ha senz’altro detta (era facile): verso Milano-Cortina, questo patrimonio non si può avvelenare.

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Ghiaccio, pietre d'oro e manici di scopa

Alle medaglie di Francesca Lollobrigida, la prima d’argento nei 3000 metri, s’aggiunge il bronzo nei 1000m di Davide Ghiotto, l’uomo che sussurra ai pattini, dicendoci che c’è vita eccome anche in pista lunga. E poi c’è il bronzo in slittino di Dominik Fishnaller “Traveling the world on ice” nel solco del mito Zoeggeler. Ed epocale è stato l’oro del Curling con Stefania Constantini e Amos Mosaner: una coppia d’oro, un doppio virale, una favola di pietre d’oro e manici di scopa.

PECHINO 2022 - La coppia italiana Constantini-Mosaner medaglia d'oro nel doppio misto di Curling

Wierer&Pellegrino: è questione di certezze

La neve ha svelato più contrasti. Passano gli anni ma Dorothea Wierer è una certezza al poligono e anche se a  Zhangjiakou - che per il biathlon è stato luogo ostico di troppo vento e molto freddo - ha mancato qualche colpo, alla fine il suo bronzo è l’unica medaglia italiana alla carabina. Come unico è Federico Pellegrino nel fondo e ci ha concesso una replica della sprint d’argento ancora dietro a Klaebo, ancora il migliore degli umani.

Snowboard spaccacuore: Moioli-Visintin

Lo Snowboard ci ha un po’ spezzato il cuore per il quarto posto del quarantunenne Roland Fishnaller: perché sarebbe stata una medaglia alla carriera di 6 Olimpiadi e invece è sfumata all’ultima porta. Maledizione. E poi nel Cross, di cui vanno accettate le regole d’ingaggio e da rodeo, Michela Moioli s'è rovinata sulla neve prima di rifarsi in coppia con Omar Visintin: lui sì che è volato sul podio per mettersi al collo un bronzo - prima medaglia maschile italiana da quando, a Torino 2006, è diventato disciplina olimpica - e un argento di grazia con Michela, senz’altro uno dei più emozionanti.

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Goggia e Brignone: medaglie di pienezza

Nel chiaroscuro dello sci alpino, Sofia Goggia ha vinto la medaglia per certi aspetti più intensa di Pechino 2022 e la sorprendente Nadia Delago è salita con lei sul podio di un’immensa Discesa; mentre Federica Brignone ha ricordato che una Coppa del Mondo non si vincerà mai per caso, facendo pace col suo Gigante d’argento e ogni cosa per bene in Combinata.

Le notti dolenti dello sci maschile

Allarme Cortina. Il miglior risultato maschile nello sci alpino è stato un sesto posto in Discesa di Dominik Paris. Perché De Aliprandini non era nelle migliori condizioni per disputare un Gigante diminato da re Odermatt. Perché Vinatzer non è ancora pronto per vincere in Slalom. Così facciamo nostre le lacrime del Razzo italiano, Giuliano Razzoli, che a trentasette anni e dodici dall’oro di Vancouver ha pianto per aver mancato il podio tra i pali stretti, ottavo a 26 centesimi. Teniamoci strettissime le ragazze! Milano-Cortina sarà migliore e chissà, a squadre miste, già domani il parallelo.

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