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Women’s Champions League: dall'impresa Juve ai numeri del PSG, ecco la Top-5 della fase a gironi

Alice Nidasio
Women’s Champions League: dall'impresa Juve ai numeri del PSG, ecco la Top-5 della fase a gironiDAZN
I 50 gol di Ada Hegerberg e la potenza di Tabea Wassmuth, ma anche l’Allianz Stadium e i tifosi in crescita: cosa ci raccontano le prime 48 partite di questa Champions League.

Di storie, la prima fase a gironi di Women’s Champions League, ne ha raccontate parecchie. Dal 50° gol di Ada Hegerberg con la maglia del Lione al record di partecipazioni dell’Arsenal (14 dal 2001/02). Tra curiosità e statistiche, ecco la Top-5 dei momenti più significativi delle prime 48 partite giocate. 

 

L’impresa della Juventus

L’approdo della Juve ai quarti di finale della Champions League 21/22 è un traguardo storico sotto gli occhi di tutti. Non soltanto per le avversarie con cui ha dovuto lottare nel girone (Chelsea e Wolfsburg soprattutto) ma anche perché affermarsi tra le prime otto squadre d’Europa al primo tentativo deriva da un doppio sforzo tra tecnica e carattere, combinato a perfezione dalle bianconere. Il bilancio fino a qui è di una sconfitta in casa col Chelsea e un pareggio in trasferta, due vittorie agili col Servette e un vero e proprio capolavoro contro il Wolfsburg. Magica la doppietta di Girelli che pareggia il conto all’Allianz, perfetta la prestazione corale del gruppo in Germania, terminata con un 2-0 frutto dell’autorete di Hendrich e del sigillo di Staskova.

 

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Le ragazze di Montemurro non hanno sbagliato quasi niente nelle sei partite del girone: 12 reti realizzate, quattro subite e quattro clean sheet. Ai quarti ci sarà la corazzata Lione, ma realizzare i sogni a Torino sembra ormai una specialità.

 

I numeri del Paris Saint-Germain

Sei vittorie su sei, oltre il 60% di possesso palla medio e 25 gol segnati (uno in in più rispetto al Barcellona, unica altra squadra che ha chiuso il girone a punteggio pieno). Il Paris di Didier Ollé-Nicolle (semifinalista della scorsa edizione) ha brillato come miglior attacco della fase iniziale della Champions League 2021/22; ma il dato che sorprende più degli altri riguarda senza dubbio la difesa: zero reti incassate in sei gare, numero che vale al club francese un primato nel torneo in corso. Prolifico in avanti (miglior marcatrice della squadra Jordyn Huitema con sei centri), impeccabile dietro.

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Complicatissimo da affrontare, ancora di più se si pensa che in rosa ci sono ben quattro medaglie d'oro olimpiche: Huitema, Stephanie Labbé, Ashley Lawrence e Sara Däbritz.

 

I gol ti Tabea Wassmuth

Nella fase a gironi di questa Champions League si è presa la scena una giocatrice che la Juventus conosce ormai da vicino: Tabea Wassmuth, che con otto reti all’attivo, si è guadagnata il titolo di miglior marcatrice dopo le prime sei gare disputate. Se il club Wolfsburg è diventato il primo a raggiungere i quarti di finale per dieci stagioni consecutive (dall'esordio nel 2012/13) quest’anno lo deve anche alla sua MVP, che ha messo la firma sul 47% delle reti totali della squadra allenata da Tommy Stroot (otto su 17) mancando l’appuntamento col gol solo nel match interno perso 2-0 con la Juventus. La 25enne tedesca è una macchina da gol e per la retroguardia dell’Arsenal, ai quarti, sarà difficile arginarla.

 

Il record di Ada Hegerberg

Ada Hegerberg non ha certo bisogno di presentazioni: l’attaccante norvegese del Lione però, Pallone d’Oro nel 2018, ha segnato contro il Benfica, nella quinta giornata della fase a gironi, il suo 50° gol con la maglia del Lione (che indossa dal 2014) in Champions League. Un traguardo che vale un record, visto che nessun'altra giocatrice prima di lei ha raggiunto lo stesso numero di marcature con un solo club nel torneo. Il suo attuale bilancio è di 56 gol in 56 presenze, quattro realizzati prima di passare all'OL. Talento puro, incastonato in una delle squadre più difficili da battere, che in Champions oltretutto detiene il record di titoli vinti, finali, semifinali, partite giocate, gol segnati e striscia di imbattibilità più lunga.  

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Il sostegno del pubblico

Se da una parte le squadre hanno dato spettacolo con imprese al fotofinish, sorpassi in classifica e  prodezze, dall’altra un ruolo chiave di questa fase a gironi l’ha avuto il pubblico, presente e caloroso ovunque. 158.939 spettatori totali in 48 partite disputate. Di questi solo 18.344 al Parco dei Principi per il match tra Paris e Real Madrid andato in scena a inizio novembre (4-0 per le padrone di casa). In questo senso però una menzione speciale va proprio alla Juventus, che ha portato all’“Allianz” – gratuitamente – ben 36.058 tifosi in tre partite. Un bel biglietto da visita per la città di Torino e per il seguito su cui le bianconere possono contare; ma soprattutto per lo Juventus Stadium, che a maggio sarà la cornice della finale.