Roma e Zaniolo ai ferri corti: i rapporti si sono talmente deteriorati che, stando a quanto riporta Il Messaggero, il giocatore giallorosso avrebbe radunato un pool di avvocati per fare causa al club capitolino. L'accusa sostenuta dal team di Zaniolo, sarebbe quella di mobbing e pressioni psicologiche. Nelle ultime ore è stata informata anche l'Assocalciatori: nel caso la faccenda si spostasse veramente in Tribunale, il giocatore potrebbe ottenere la rescissione del contratto. I legali di Zaniolo starebbero lavorando alacremente su una raccolta di materiali, comprendenti minacce, insulti e pressioni subite dall'attaccante azzurro nelle ultime settimane. La colpa, secondo Zaniolo, sarebbe tutta a carico della società, responsabile di avere innescato una spirale d'odio nei suoi confronti.
Zaniolo accusa la Roma di mobbing: cosa succede ora?
Le probabilità che il contenzioso arrivi in Tribunale sono minime. La dinamica dei fatti pare chiara: secondo le ultime dichiarazioni di Mourinho in conferenza stampa, sarebbe stato Zaniolo - e non la società - ad escludersi dal progetto: "Da un mese il giocatore ogni giorno dice di voler andare via. Dopo lo Spezia io ho dato lunedì libero a tutti. Martedì ho detto allenamento opzionale: tutti i giocatori che erano in panchina a La Spezia, tanti giocatori che hanno giocato sono venuti per allenarsi, o per stare in pascina. Questo è il profilo di giocatore che voglio: con giocatori che voglio essere una squadra. Quando un giocatore dice a tecnico, società e compagni: non voglio giocare nella Roma, non voglio vestire la maglia della Roma, non voglio giocare e allenarmi col gruppo... Io voglio giocatori felici e che lascino felici gli altri giocatori", aveva dichiarato lo Special One alla vigilia di Napoli-Roma.
Zaniolo-Roma, gli ultimi aggiornamenti dal mercato
Zaniolo, il cui contratto scadrà nel giugno 2024, è attualmente un separato in casa. Il procuratore Vigorelli non ha raggiunto un accordo per il prolungamento contrattuale con Tiago Pinto e soci, assecondando le volontà dello stesso giocatore. Dopo essere stato corteggiato dalla Juventus e molti altri club questa estate, in virtù di una stagione straripante (9 gol e 8 assist in 42 presenze), culminata con la firma decisiva nella finale di Conference League a Tirana, Zaniolo non ha più voluto continuare il dialogo con il club capitolino. Nella sessione di mercato invernale l'interesse dei club nei suoi confronti è calato: solo il Bournemouth si è presentato con un'offerta ufficiale. Zaniolo ha prima cestinato la proposta, salvo poi tornare sui suoi passi: troppo tardi, gli inglesi avevano già voltato pagina.
Mobbing e minacce, il precedente Karsdorp
Alla spinosa situazione contrattuale si aggiunge quella della sfera privata: il giocatore è tornato nelle ultime ore a La Spezia, dopo essere stato minacciato e seguito sotto casa a Roma. Il clima non è affatto sereno. Non è la prima volta che la Roma si ritrova a fronteggiare accuse di mobbing: già questo inverno, la Fifpro aveva lanciato la stessa accusa ai giallorossi nel quadro della gestione dell'affare Karsdorp. In quel caso Mourinho aveva attaccato pubblicamente l'olandese nel post partita contro il Sassuolo, certificando la rottura tra le parti.