Ci ha provato a tutti i costi, ma stavolta ha dovuto arrendersi. Marcel Jacobs ha abbandonato i Mondiali di atletica di Eugene a circa due ore dalla semifinale dei 100 metri, raggiunta a fatica a causa della sua condizione fisica. Una scelta obbligata, dettata dagli acciacchi che già al termine della batteria erano tornati a manifestarsi.
Non il 'solito' bicipite della gamba sinistra, stavolta a fare i capricci è stato l'adduttore della coscia destra. Marcel si rialzerà, non c'è dubbio, e tornerà a regalarci gioie indescrivibili, ma il senso di responsabilità oggi ha legittimamente prevalso.
Sfuma con ogni probabilità anche la partecipazione alla 4x100.
Marcel Jacobs si ritira dai Mondiali di atletica: le sue parole
"Una scelta dolorosa", l'ha giustamente definita Jacobs. "Sono costretto a interrompere la corsa nonostante abbia voluto in ogni modo essere qui a Eugene e confrontarmi con i miei avversari".
Si tratta ovviamente di un arrivederci a presto: "Non c’è niente che io ami di più che correre e gareggiare. Sono un combattente ed è con questo spirito che avevo deciso di non mancare l’appuntamento con i Mondiali. Ma adesso, per non rischiare un infortunio più serio, devo rimandare il confronto alle prossime gare importanti, dopo un recupero pieno. Agli italiani e ai miei fan faccio questa promessa: ce la metterò tutta per continuare a farvi sognare”.
Gli Stati Uniti trionfano in finale
Il forfait del campione italiano ha spalancato le porte ai suoi rivali più agguerriti, che avevano nel mirino la vendetta dopo la vittoria di Jacobs agli ultimi giochi olimpici. In finale ai 100 metri gli Stati Uniti hanno piazzato una tripletta: Fred Kerley dopo l’argento olimpico conquista l’oro mondiale con 9”86 (-0.1 m/s), davanti ai connazionali Marvin Bracy e a Trayvon Bromell, autori dello stesso 9”88 e divisi da due millesimi di secondo (9”874 a 9”876).