Il debutto di Marcell Jacobs ai Mondiali di Atletica di Oregon 2022 si rivela molto difficile, ma porta comunque in dote la qualificazione in semifinale. Sulla pista dell'Hayward Field di Eugene, il più grande avversario del campione di Tokyo è sempre lo stesso: il problema muscolare che ha condizionato l'intera stagione e che, seppur formalmente archiviato, continua a farsi sentire.
L'azzurro chiude secondo nella sua batteria in 10"04 (vento +0.2), superato dal giamaicano Oblique Seville (9"93). È lui l'uomo che interrompe l'imbattibilità dell'olimpionico di Desenzano, che durava dai Giochi.
La gara di Jacobs
Dopo un avvio discreto, si scatena la battaglia tra Sevielle e Jacobs. Le gambe del "nostro" sembrano però meno lanciate del solito e il gesto non ha la fluidità al quale ci ha abituato. La paura o il condizionamento dell'infortunio è evidente, come racconta lui stesso subito dopo la gara: "Penso di aver fatto una buona partenza e di aver anche accelerato nel modo corretto. Ma poi non riesco a lasciarmi andare. Ora devo cercare di mettermi quanto prima nelle mani del fisioterapista, per tentare di essere in condizioni migliori per la semifinale. Sul piano della preparazione, penso di stare bene, altrimenti, alla luce di quanto detto, non riuscirei a correre in 10"04".
Chi sifderà Jacobs in semifinale: ecco i rivali
L'attesa durerà però poche ore, perché ci sono le semifinali da disputare. Jacobs correrà nella terza, in programma alle 18.14 locali, le 3.14 di domenica in Italia. Il campione olimpico partirà in quarta corsia, con il neoprimatista del mondo junior Bracy in terza e il 19enne del Botswana Letsile Tobogo, che proprio qui ha messo a segno il record correndo in 9"94, in quinta. Poi ci sarà ancora lui, Seville, in sesta e Omanyala in settima.
Le parole di Jacobs
"Sarà dura, durissima", sospira Marcell, che però è più determinato che mai. "Ma sono qui e mi butto. Ho visto i miei avversari correre veramente forte. Cercherò di svegliarmi meglio e di essere un altro me. Con il coach Paolo Camossi ci eravamo detti che se avessi sentito molto male mi sarei fermato. Se ho finito è perché la situazione non è così grave, è gestibile. Avrei certo margini se non avessi dolore".
E gli statunitensi?
"Non avevo dubbi", dichiara Jacobs. "Sono in casa e dopo la batosta dello scorso anno hanno rimesso in piedi le cose. Questo stadio, con la pista a ridosso della tribuna, e' bellissimo. Voglio farmi ispirare". Intanto molti degli avversari, come previsto, vanno forte, americani in primis. Fred Kerley ha un piano: terrorizzare tutti, cosa che in effetti gli riesce molto bene, in virtù di uno spaventoso 9.79 in batteria (+0.1). Trayvon Bromell scherza negli ultimi metri, ma ferma comunque cronometro a 9"89 (+0.6). E dopo Seville, si mette in evidenza anche Tebogo, il cui 9"94 è la cifra del primato del mondo junior. In sette scendono sotto i dieci secondi, Marcell firma il decimo tempo. Poca gloria per l'altro azzurro Chituru Ali, il cui 10"40 è frutto di una serie di errori e dello stop qualche metro prima del traguardo, a gara ormai compromessa.