Tutta l'euforia delle Finals non può far altro che spegnersi, almeno per un po'. Jerry West è morto alle prime ore del mattino nella sua residenza, assistito fino alla fine dalla moglie Karen. West aveva 86 anni ed è considerato all'unanimità una delle leggende più gloriose nella storia della pallacanestro. Lo hanno comunicato i Los Angeles Clippers. Nato a Chelyan (West Virginia) il 28 maggio del 1938, è la silhouette che ogni appassionato può ammirare nel logo dell'Nba. È l'unico giocatore ad essere riuscito a vincere il premio di Mvp delle Finals, perdendole nel 1969 contro i Boston Celtics. Ha siglato 25.192 punti nelle quattordici stagioni disputate tra il 1960 e il 1974, tutte con i colori dei Los Angeles Lakers. Ha conquistato l'anello tanto rincorso (ha disputato nove volte le Finals) nel 1972, due anni prima di ritirarsi, mentre nel 1960 ha fatto parte della spedizione olimpica degli Stati Uniti che si è imposta con la medaglia d'oro ai Giochi di Roma.
È stato soprannominato Mr. Clutch per l'abilità di mandare a bersaglio i tiri nei momenti più delicati delle partite e insieme a Elgin Baylor ha composto una delle coppie più travolgenti dell'epoca. Nel 1980 è stato introdotto nella Hall of Fame. Da general manager dei gialloviola li ha riportati ai vertici della Lega. Ha allestito i Lakers dello Showtime che hanno vinto quattro campionati (1982, 1985, 1987 e 1988) in una squadra che contava Magic Johnson, Kareem Abdul-Jabbar e James Worthy. L'estate del 1996 può essere considerata il grande capolavoro dietro la scrivania: intuisce prima degli altri il talento di Kobe Bryant e lo seleziona al draft alla 13° scelta, poi riesce a mettere sotto contratto Shaquille O'Neal, creando di fatto le premesse per i tre campionati vinti di fila tra il 2000 e il 2002. Ha fatto parte anche del board dei Memphis Grizzlies, dei Golden State Warriors e dei Clippers.
Fonte: gazzetta.it