La buona notizia era arrivata nel pomeriggio, perché la vittoria della Turchia sull’Ungheria aveva già regalato all’Italia la certezza della qualificazione a Euro2025. Il verdetto del campo, invece, ha visto gli Azzurri di Pozzecco sconfitti 74-81 al PalaBigi di Reggio Emilia nel rematch contro l’Islanda di Pedersen, scesa in campo con tutt’altra energia rispetto alla sfida di Reykjavik. Nonostante l’arrivo di pezzi da novanta come Melli e Ricci, è Kristinn Palsson a prendersi la scena con 22 punti e 5/6 da 3. L’Italia, che aveva approcciato la gara nel peggiore dei modi, era riuscita a rimetterla in piedi nel secondo tempo per poi crollare nel finale: decisive in questo senso le percentuali in lunetta (9/20 per gli Azzurri, 26/35 per gli islandesi). Con questa vittoria, l’Islanda tiene vive le proprie speranze di qualificazione. Rispetto alla sfida di venerdì, Pozzecco cambia quintetto inserendo il “padrone di casa” Nick Melli per Tessitori e Ricci per Severini, mentre Pedersen riconferma i cinque del match di Reykjavik. Il coach dell’Islanda, però, toglie completamente riferimenti agli Azzurri con continue rotazioni a ogni interruzione di gioco. A ciò si aggiunge un approccio molle e impreciso da parte dell’Italia, ed ecco spiegato il dominio islandese nel primo quarto.
La difesa degli ospiti si chiude benissimo e l’attacco spinge sempre nei primi secondi dell’azione: la tripla di Gudmundsson (ex Pesaro e Fortitudo) allo scadere sigilla 10 minuti perfetti per la nazionale islandese. La reazione azzurra parte dalla panchina: gli ingressi di Akele e del debuttante Sarr (classe 2006 del Barcellona) aumentano la fisicità dell’Italia, e gli Azzurri iniziano a ricucire lo svantaggio attaccando il ferro e conquistando 6 viaggi in lunetta. La difesa si schiera al meglio e l’Islanda passa dal 2/4 dall’arco nel primo quarto a un pessimo 3/14 nel secondo, con Gudmundsson a tenere avanti i suoi mentre Hlinason viene contenuto benissimo dalle rotazioni di Pozzecco. Il canestro di Melli mette l’Italia sotto di 3 punti (lo svantaggio era arrivato anche a 13 lunghezze) al rientro negli spogliatoi per l’intervallo. Nella ripresa la situazione continua a rimanere in equilibrio. L’Italia trova grandi percentuali da 3 (6/11 nel terzo quarto), con i tiri in catch and shoot di Pippo Ricci e attaccando col pick and roll tra Spissu e Melli. Nonostante il primo vantaggio azzurro, l’Islanda non si scompone, anzi reagisce con tre triple consecutive (l’ultima delle quali anche con fallo subito) di Kristinn Palsson, e caricando di falli la squadra di Pozzecco: addirittura 14 i liberi tentati (12 realizzati) dai ragazzi di Petersen nel terzo quarto, mentre l’intesa milanese tra Bortolani e Flaccadori tiene l’Italia a un possesso di distanza. Nonostante la tripla di Vitali, che prova ad infiammare il suo pubblico, l’Islanda scappa via ancora con Palsson, protagonista assoluto del secondo tempo, e con le penetrazioni di Fridriksson e Gudmundsson. È ancora l’ala del Valur a regalare il massimo vantaggio ai suoi, con la tripla del +14. Un eroico Ricci prova a guidare l’Italia a una rimonta insperata con tre triple nel finale, ma gli islandesi sono ancora freddi dalla lunetta e riescono a sigillare una vittoria fondamentale. Italia: Ricci 18, Flaccadori 10, Vitali 10 Islanda: Palsson 22, Fridriksson e Gudmundsson 15
Fonte: Gazzetta.it