Kyle Hines, centro dell’Olimpia Milano e uno dei più grandi giocatori della pallacanestro europea con una storia dorata in Eurolega, ha annunciato il suo ritiro dal basket giocato a 38 anni con un post su Instagram. “È stato un viaggio fantastico“, ha scritto comunicando la sua decisione. Detentore del record di presenze in Eurolega (425), Hines in 16 anni di carriera ha vinto per quattro volte la massima competizione continentale (2012 e 2013 con l’Olympiakos, 2016 e 2019 con il Cska Mosca). Dal 2020 aveva risposto alla chiamata di Ettore Messina ed era arrivato all’Olimpia: con le ‘Scarpette Rosse’ ha vinto tre scudetti, due Coppe Italia, una Supercoppa e ha contribuito a portare Milano alle Final Four di Eurolega nel 2021 per la prima volta dal 1992. E al termine delle finali scudetto del 2024, dopo la vittoria del 31° scudetto della storia dei milanesi, era stato proprio lui a sollevare il trofeo.
Il club di Giorgio Armani gli ha dedicato un post molto bello, d'altronde lui è stato negli ultimi anni uno dei giocatori preferiti dallo stilista italiano. "Da dove cominciare Kyle Hines? Dai quattro anni trascorsi insieme, la personalità e il carisma, la presenza in campo e fuori, lo stile, la professionalità e i record stabiliti vestendo la maglia dell’Olimpia (presenze in EuroLeague, rimbalzi offensivi catturati in EuroLeague). Oppure le vittorie, tre scudetti, due Coppe Italia, una Supercoppa, il primo viaggio alle Final Four dal 1992, conquistato 29 anni dopo. Cosa ricordare Kyle Hines? La stoppata su Wade Baldwin, per l’importanza. Quelle su Nigel Hayes-Davis, su Shaquielle McKissic, su Vasa Micic o su Joel Bolomboy per la bellezza. La partita di Atene giocata un paio di anni fa con una mano gonfia. Come dimenticarti Kyle Hines? Dino Meneghin si rivede in te. Roberto Premier ti avrebbe voluto tra i compagni di squadra negli anni ‘80 perché sei “old school” ma in senso buono. Una carriera di venti anni trascorsa vincendo 11 titoli nazionali in 13 anni, quattro EuroLeague, tre trofei come difensore dell’anno partendo da UNC Greensboro, piccolo college del North Carolina. Sentendosi sempre il ragazzo di Sicklerville. Che non venne scelto e stava per piangerci sopra. Che alla sua prima summer league venne schierato da ala piccola perché la statura era quella. Ma non il cuore. Il ragazzo che ha cominciato la sua carriera europea a Veroli. Un paesino piccolo della Ciociaria dove venne adottato dalla comunità perché a Kyle Hines tutti ti vogliono bene. Nessuno più di noi". Fantastico.
Fonte: Gazzetta.it