Error code: %{errorCode}

Basket

Milano si butta via e Berlino passa al supplementare. Bologna si arrende a Madrid

M. Briolini e G. Calvaresi
Milano si butta via e Berlino passa al supplementare. Bologna si arrende a MadridN/A
Alla Uber Arena, all'Olimpia non bastano i 28 punti di Mirotic e 23 di LeDay. E l'Alba, trascinata dai due azzurri Procida-Sagnolo, la spunta all'overtime. La Virtus contro il Real di Hezonja e Campazzo regge un tempo

Arrivano due sconfitte per le italiane nella nona giornata di Eurolega: dopo le vittorie su Maccabi e Real Madrid, Milano e Bologna cadono in trasferta a Berlino e Madrid in una serata da dimenticare. L’Olimpia si butta via, e dopo aver condotto la gara per 38’ perde alla Uber Arena contro l’Alba Berlino dopo un tempo supplementare. Non bastano 28 punti di Mirotic e 23 di LeDay per evitare la sesta sconfitta in nove partite europee alla squadra di Messina. Ottima la prova della coppia azzurra, Procida-Sagnolo: i due siglano 49 in combinata. È la seconda vittoria in 9 gare per gli uomini di Gonzalez. La Virtus regge un tempo al Wizink Center, ma non bastano i 20 di Shengelia per restare in scia del Real: Hezonja e Campazzo guidano i blancos alla quarta vittoria stagionale (tutte in casa), mentre Bologna incassa la settima sconfitta in un avvio di stagione completamente opposto rispetto a un anno fa. Real Madrid: Hezonja 20, Rathan-Mayes 17, Campazzo e Tavares 14  Virtus Bologna: Shengelia 20, Cordinier 18, Clyburn 15 Alba Berlino: Procida 29, Williams 23, Mattiseck 21 e Spagnolo 20 Olimpia Milano: Mirotic 28, LeDay 23, Dimitrijevic 14 La partita inizia subito su ritmi alti, e ci pensa Cordinier a dare alla Virtus la prima scossa: i primi 6 punti arrivano dalla guardia francese, su cui nei giorni scorsi sono state smentite le voci di trasferimento a Madrid, mentre il Real si fa guidare dal pick and roll Campazzo-Tavares, con il play argentino fenomenale nel decidere se mettersi in proprio o servire i compagni dopo la penetrazione.

Anche Clyburn approccia la gara attaccando con aggressività (8 punti nel primo quarto), mentre Shengelia è incontenibile per Deck e chiude la prima frazione già in doppia cifra. Per i blancos, un ispiratissimo Hezonja realizza 13 punti nei primi 10’, mentre i veterani Sergio Llull e Serge Ibaka raccolgono il testimone dalla panchina e con un paio di triple consentono al Real di chiudere in vantaggio un primo tempo equilibrato, in cui entrambe le squadre hanno cercato di attaccare in transizione nei primi secondi dell’azione. Nella ripresa, però, il ritmo della Virtus scende: Shengelia prova a tenere a galla i suoi con 8 punti consecutivi (2/2 da tre), ma il Real alza l’intensità su entrambi i lati del campo e Campazzo prende in mano le operazioni offensive. 14 punti e 9 assist per l’ex Denver a fine terzo quarto, con Hezonja che risponde colpo su colpo ai tentativi di rimonta della Virtus mentre difende su Shengelia, e il vantaggio madridista supera la doppia cifra. Sono le triple di un super Rathan-Meyes (5/10 alla sirena) a dare il colpo di grazia alle speranze della squadra di Banchi, nonostante i 7 punti consecutivi di Belinelli per cercare di rimanere in scia. Il Real dilaga nel finale e si riscatta dopo tre sconfitte consecutive, portando cinque giocatori in doppia cifra, mentre la Virtus viene raggiunta dall’Alba Berlino in fondo alla classifica.  L’Olimpia inizia la gara alla Uber Arena, sulla stessa scia delle ultime notti europee, giocando con grande ritmo in attacco e una buona circolazione palla. Mirotic e LeDay appaiono sin da subito in serata. La riscossa dell’Alba è tutta a tinte azzurre, con Spagnolo che innesca Procida e mette in partita i berlinesi. I padroni di casa piazzano un parziale di 8-0, l’Olimpia si riassesta e ritrova energia e concentrazione, rispondendo con un controbreak di 9-0. L’ex Trento però continua a dar fastidio alla difesa di Messina e ricuce lo strappo (23-19 EA7 al 10’).

In avvio di secondo quarto gli uomini di Gonzalez continuano a trovare fluidità in transizione con Procida ancora protagonista. Milano, di tanto in tanto, sembra pagare qualche calo di concentrazione e non riesce a far male ai tedeschi, che chiudono bene l’area con Williams. L’EA7 trova risorse dalla panchina e continua a confermare l’andamento della gara, ricca di parziali. È Tonut il protagonista dello strappo di 10-0, che fissa il risultato sul 41-31 a poco meno di 4’ dalla pausa lunga. Da questo momento i lombardi prendono in mano il controllo della gara e vanno al riposo, alla pausa lunga, avanti di 12 lunghezze, 55-43. Decisivi Mirotic (16 punti) e LeDay (17 punti). Spagnolo e Procida sono i migliori di Gonzalez. L’ex Fortitudo chiude la prima frazione con 14 punti a referto, mentre il brindisino, cresciuto nelle giovanili del Real Madrid, va negli spogliatoi con 10 punti e 4 assist.  Il riposo non raffredda la coppia Procida-Spagnolo, che ricomincia come aveva finito, trovando il fondo della retina con continuità. Si gioca, anche in avvio di ripresa, ad altissime velocità sui due lati del campo. Dimitrijevic e il solito Mirotic finalizzano i contropiedi, che l’Olimpia si guadagna, grazie a un paio di rubate. L’EA7 si spazia bene in transizione offensiva e riesce a trovare diverse soluzioni per fare canestro. L’attacco dell’Alba continua a parlare italiano, con i due giovani azzurri sopracitati, che segnano e innescano i tagli profondi di Williams sotto canestro.

L’avvio di ultimo periodo vede Milano in difficoltà offensiva. La palla si ferma e gli uomini di Messina non trovano il fondo della retina. Dall’altra parte, i padroni di casa sono nelle mani dell’ottimo Procida e dell’energia del loro numero 50 sotto le plance. Gli uomini di Gonzalez sfruttano il momento di rottura prolungata dell’EA7, e a poco più di 4’ dal termine sono a distanza di un solo possesso. 83-80 per l’Olimpia (complice qualche palla persa di troppo degli ospiti). Nel finale gli uomini di Messina, presi dalla frenesia, commettono alcune gravi leggerezze in termini di comunicazione difensiva, dopo aver lasciato sul ferro delle conclusioni ben costruite. Il 2/2 di Schneider dalla lunetta fissa il risultato sul 92-92 a 34" dalla sirena finale. Spagnolo sbaglia la tripla della vittoria berlinese. Si va al supplementare.  In avvio di overtime, Milano continua a gestire malamente i possessi offensivi, e palesa evidenti limiti a livello di rotazioni difensive. Procida e Schneider aprono un parziale di 6-0. A pochi secondi dal termine, un canestro di Mannion dai 6 e 75 fissa il risultato sul 103-101. L’EA7 spreca tantissimi secondi senza commettere fallo. Il percorso netto di Procida ai liberi chiude definitivamente la partita.

Fonte: gazzetta.it