I Denver Nuggets si prendono la terza vittoria di fila con una bella reazione su Dallas, arrivata soprattutto nel quarto quarto (33 punti). I Mavs si buttano via e vanificano l’ottima serata, la seconda in stagione da 25 punti, di Klay Thompson. Milwaukee non può nulla contro la coppia Brunson-Towns, supportata dal cast profondo ed efficace dei Knicks. New York manda cinque giocatori in doppia cifra e blocca Antetokounmpo. I Sacramento Kings vincono a Chicago arrivando a sette successi consecutivi. Ma non senza sudare, complici gli sforzi di LaVine.
Dallas: Thompson 25 (9/19, 6/13, 1/1 tl), Dinwiddie, Marshall 16, Lively II 14. Rimbalzi: Marshall, Washington, Thompson 6. Assist: Dinwiddie 10.
Denver: Westbrook 21 (10/17, 0/2, 1/3 tl), Jokic 19, Murray 17. Rimbalzi: Jokic 18. Assist: Jokic 9. New York: Brunson 44 (16/26, 5/10, 7/8 tl), Towns 30, Payne 18. Rimbalzi: Towns 18. Assist: Brunson, Bridges 6. Milwaukee: Antetokounmpo 24 (10/21, 0/1, 4/10 tl), Lillard 22, Middleton 16. Rimbalzi: Antetokounmpo 13. Assist: Lillard, Middleton 5. Chicago: LaVine 36 (12/24, 5/8, 7/7 tl), Vucevic 18, Ball 15. Rimbalzi: Giddey 11. Assist: Giddey 7. Sacramento: Fox 26 (9/16, 4/8, 4/5 tl), Sabonis 22, DeRozan 21. Rimbalzi: Sabonis 16. Assist: Monk 9.
Neanche il tempo di iniziare che i Nuggets (23-15) si trovano sotto con uno svantaggio da doppia cifra. Denver manca di energia e lo dimostra in quest’azione: al decimo minuto del primo quarto Jokic porta palla, tutti sono posizionati ma nessuno si muove. E il centro serbo finisce per perdere palla. I Mavs (22-17) sfruttano la lentezza avversaria tirando precisamente ed è con il 71% da fuori area che provano subito ad allungare. La franchigia del Colorado però capisce che così non può continuare e nel secondo quarto trova ordine, voglia di lottare e conquistare seconde opportunità, da cui arrivano 13 punti in più rispetto a quelli degli avversari. Ecco che Jokic e Westbrook guidano la risalita e contribuiscono ai 41 punti totali del secondo parziale. Nella ripresa è il turno Klay Thompson. Nella serata in cui sfonda i 16mila punti in carriera, l’ex Warriors è letale: prima scappa al ferro su assist di Lively II, poi segna una tripla in side-step. A fine terzo quarto sono 25 i punti per lui con 6 tentativi su 10 da tre realizzati e Dallas riprende il largo nel punteggio. Seppur intontiti, i Nuggets non si arrendono e come, nel secondo, danno prova della loro resilienza nell’ultimo quarto. Il parziale da 22-8 ribalta di nuovo il match: Murray si sveglia, Jokic aggiunge punti e rimbalzi, Westbrook sigla l’ennesima doppia-doppia. Così Denver, complice anche l’harakiri dei Mavericks, vince una partita che sembrava persa fin dall’inizio.
Il protagonista dell’avvio di gara si chiama Jalen Brunson, che decide di mettersi in proprio fino a segnare 23 punti nel primo quarto (7/11, 7/7 ai liberi). Il numero 11 sfoggia tutto il suo repertorio mettendo canestri correndo al ferro e da oltre l’arco. I Bucks (20-17) riescono comunque a stare dietro ai newyorkesi e lo fanno con i punti di tutto il roster. Nel secondo parziale però esce tutta la completezza dell’organico Knicks (26-14): Brunson lascia il posto a Towns e KAT sale in cattedra trovando 5 dei 14 canestri complessivi dei suoi. A lui si affianca Payne, che si fa trovare ovunque. New York si supera segnando 39 punti e all’intervallo è avanti +13. Il parziale di 15-3 nei primi minuti della ripresa è lo schiaffo definitivo per Milwaukee.
Antetokounmpo non ha mai spazio per attaccare il ferro, Lillard non trova assist e la franchigia del Wisconsin perde piano piano il passo fino a scendere al -30. Il duo Brunson-Towns chiude con 74 punti e straccia quello più prolifico della lega, formato dalle due star dei Bucks, che ne mette 46. I Sacramento Kings (20-19) ci hanno messo più del previsto per vincere questa gara, ma per merito della tenacia dei Chicago Bulls (18-21). I padroni di casa partono subito forte con Patrick Williams, che firma una delle azioni più belle del primo quarto: il numero 44 elude due avversari e, sfruttando il contatto con uno di questi, fa canestro dando le spalle al tabellone. Chicago spinge ancora nel secondo parziale (33 punti) con le accelerate al ferro e le triple di LaVine, il quale a fine primo tempo mette a referto 13 punti. Sacramento si accende e si riscatta nella ripresa. A fine terzo quarto segna 14 punti in tre minuti e Fox mette la ciliegina con una tripla sulla sirena. La guardia dei Kings sale a 26 punti, ma a tenere la gara aperta fino all’ultimo c’è sempre LaVine che disputa un secondo tempo da 23 punti. È Sabonis, con i liberi nei secondi finali, a chiudere definitivamente i conti.
Fonte: gazzetta.it