Saranno Panathinaikos e Real Madrid a giocarsi la vittoria dell'Eurolega 2024. Alla Uber Arena di Berlino, gremita di tifosi per le Final Four (con qualche problema di ordine pubblico), i greci di Ataman si impongono con un netto 73-57 sul Fenerbahce, che si arrende dopo essere rimasto in partita fino alla fine del terzo quarto. Nella seconda semifinale, invece, è ancora il Real campione in carica ad avere la meglio sull'Olympiacos. L’87-76 finale è frutto di un primo tempo dominante della squadra di Mateo, con i biancorossi che non riescono a centrare la rimonta. La finalissima tra il Pana e il Real andrà in scena domenica alle 20.
Panathinaikos: Lessort 17, Nunn 14, Grant 13 Fenerbahce: Hayes-Davis 14, Guduric 10, Sestina 8 Real Madrid: Musa 20, Hezonja 12, Poirier 11 Olympiacos: Peters 23, McKissic 17, Williams-Goss 15 L'avvio di gara è tutto del Panathinaikos, che costringe l'attacco del Fenerbahce a ben quattro palle perse nei primi 5', nei quali i turchi non riescono mai a segnare. Nunn e Grant guidano le manovre offensive dei greci, costringendo Jasikevicius al time out sul 12-0. Le prime rotazioni però rimettono in partita il Fener: Sanli e Sestina riportano i turchi sotto la doppia cifra di svantaggio. Nel secondo quarto il Pana trova meno fluidità offensiva: Hayes-Davis e Guduric guidano la rimonta del Fener, che chiude il primo tempo sotto di due lunghezze (38-36). Nella ripresa entra in partita Calathes, ma Grant e Lessort tengono avanti i greci dopo numerosi errori, con la pesantissima tripla a fine terzo quarto di Kalaitzakis.
Il Fenerbahce deraglia nel finale (appena 7 punti negli ultimi 10'), condannato da un pessimo 9/35 da tre: troppo più fisico il Pana, che scappa via guidato da un Lessort in doppia doppia. La tripla di Nunn, che sigilla il punteggio sul 73-57, fa esplodere la marea verde: il Panathinaikos è la prima finalista di questa Eurolega. I primi minuti di partita si giocano a un ritmo forsennato, con l'Olympiacos che inizia con un 2/2 da tre di Canaan e Peters. Da quel momento il Real gioca a un livello che rasenta la perfezione: tre triple consecutive di Hezonja e una di Musa, la difesa ruota benissimo con Tavares a cancellare i tentativi di penetrazione.
I blancos volano sul +18, con Rodriguez e Poirier a continuare l'opera nel secondo quarto. 21/29 dal campo e 9/13 da tre per il Real in 20 minuti di spettacolo: solo l'orgoglio di McKissic consente ai biancorossi di chiudere la prima frazione sotto i venti punti di svantaggio (57-36). I greci di Bartzokas escono bene dagli spogliatoi, e si riavvicinano con l'impatto della difesa e gli scatenati Williams-Goss e Peters: i due combinano per 38 punti e riaprono una gara che sembrava finita. All’Olympiacos però, manca l’ultimo guizzo per rientrare definitavamente, ed il Real la chiude con due giocate difensive di Campazzo e la solidità offensiva di Musa. Seconda finale consecutiva per i blancos, che proveranno a centrare il loro dodicesimo titolo.
Fonte: gazzetta.it