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Basket

Pronti, via, ed è sempre Boston: super Tatum e il record di triple per travolgere i Knicks

Riccardo Pratesi 
Pronti, via, ed è sempre Boston: super Tatum e il record di triple per travolgere i KnicksN/A
Con 37 punti della sua stella e il primato di tiri da tre a segno (29), i campioni in carica travolgono New York. I Lakers battono Minnesota con Davis e Hachimura on fire

Partiti! La prima notte della stagione Nba 2024-25 è di gloria per Boston e Los Angeles Lakers, franchigie dal sangue blu. Che fanno la storia una volta di più. I verdi campioni in carica disintegrano New York stabilendo il primato di triple a bersaglio, 29, i gialloviola piegano Minnesota e regalano la storia da copertina: LeBron e Bronny James diventano il primo tandem padre-figlio a giocare assieme in Nba.  Los Angeles: Davis 36 (10/20, 1/3, 13/15 t.l.), Hachimura 18, James 16. Rimbalzi: Davis 16. Assist: Russell 5.  Tanto a poco. Boston ribadisce di essere la squadra da battere a Est anche in questa stagione. Marca il territorio, mette subito in chiaro le distanze con una delle prime inseguitrici. I Celtics, sopra anche di 30 punti, dominano gli ambiziosi Knicks sommergendoli sotto 29 triple, record ogni epoca eguagliato per una partita Nba, pareggiato quello stabilito dai Milwaukee Bucks nel 2020. Le riserve nel finale sbagliano 13 tentativi di fila per infrangere quel primato, ma poco importa a quelli in verde: New York, deludente, è spazzata via, le gerarchie ribadite.  Tatum chiude con 37 punti, tutto il quintetto finisce in doppia cifra di punti segnati. Fin quando giocano i primi 8 della rotazione l’attacco di Coach Mazzulla è un rebus irrisolvibile per la difesa di Thibodeau, che pure sarebbe la specialità della casa, in teoria. White è in serata di grazia al tiro, Brown domina a rimbalzo e in difesa. I Celtics sono collaudati e ancora affamati. Fanno paura.  Partenza falsa che più falsa non si può. I Knicks stentano a integrare gli strapagati nuovi acquisti: Bridges è disastroso sui due lati del campo nel primo tempo, Towns sempre maledettamente soft. Solo una partita, ce ne saranno altre 81 di stagione regolare, ma non è stato un belvedere. E la panchina pare corta: l’unico che ha dato una mano a Brunson da realizzatore è stato McBride. Insomma, lavori in corso più complicati di quanto fosse lecito attendersi. 

Dopo aver ricevuti gli anelli di campioni 2024 i Celtics ripartono da dove avevano lasciato: grandinano triple! Horford parte in quintetto al posto del convalescente Porzingis, ancora fuori causa dopo l’operazione al ginocchio sinistro. Una tripla di Tatum è il primo canestro della nuova stagione. 43-24 Boston a fine 1° quarto, Tatum già con 15 punti. Boston tira 10/17 dalla grande distanza. Una tripla di Brown vale il 52-30, McBride prova invano a tenere in piedi i suoi. 74-55 a metà gara. 17 triple a segno per Boston, Tatum con 25 punti, Bridges, che lo marca (male) zero. Poi 108-78 Boston sulla tripla di Tatum e 113-87 dopo 36’. Già finita, per i Knicks s’è fatto tardi presto. I Lakers fanno un figurone. Davis spazza via tutto e tutti, LeBron il suo lo fa sempre, il cast di supporto non tradisce. I gialloviola si conoscono a memoria, invece i Wolves devono ancora trovare le misure dopo le mosse di mercato, Randle è spaesato. I Lakers regalano due storie da titolo: i James che giocano 3’ assieme, entrano in contemporanea dalla panchina con 4’ rimasti sul cronometro del 2° quarto, e JJ Redick che all’esordio da allenatore pare un pesce nell’acqua. Buona la prima.  Boston: Tatum 37 (6/7, 8/11, 1/2 t.l.), White 24, Brown 23. Rimbalzi: Brown/Tillman 7. Assist: Tatum 10.  New York: Brunson/McBride 22, Bridges 16. Rimbalzi: Towns 7. Assist: Payne 4.  Vincono comodi pur tirando 5/30 da tre punti. Mica poco, contro un avversario di livello. Sono corali.

Davis sfoggia il vestito buono, ma è Reaves che tira giù 9 rimbalzi la fotografia dell’intensità dei gialloviola. Russell in versione capelli biondo Lakers fatica all’inizio, però cresce nel finale, LeBron non è costretto a forzare tempi e possessi, a fare troppo. Buon segno. I Lupi del Minnesota sono parsi tutto tranne che feroci. Troppe palle perse in attacco, poco intensi, irriconoscibili, in difesa, in ritardo nei rientri in transizione. Randle e Gobert devono studiare ili modo di convivere, Edwards i suoi 27 punti li ha segnati, ma serve più assieme, guardando avanti. Gobert nelle ore precedenti alla gara ha trovato l’accordo per un’estensione triennale da 110 milioni di dollari. Sarà il futuro di franchigia, non solo il presente.  5 palle perse nei primi 7’ per i Wolves, poi i Lakers sbagliano gli ultimi 5 tiri del 1° quarto che Minny chiude avanti 23-22 grazie al canestro del sorpasso di DiVincenzo, convincente in uscita dalla panchina. La tripla della matricola Knecht vale il 37-27 Lakers, il primo allungo della gara. Un 17-2 di parziale culmina nel 45-29 Los Angeles. Davis si divora Gobert e 51-32 diventa il massimo vantaggio. Entra Bronny che tira 0/2 dal campo in 3’ di gioco, Redick si affretta a toglierlo. 55-42 a metà partita. Davis con 12 punti, Edwards 14. I Lakers dominano a rimbalzo offensivo ma tirano malissimo da 3 punti, dopo 36’ sono avanti 82-74 grazie a Davis, soprattutto. Minny si avvicina sino al -4, sull’81-85, ma i Lakers non tremano: Davis è dappertutto e LeBron chiude i conti con la tripla della buonanotte.  Minnesota: Edwards 27 (5/12, 5/13, 2/3 t.l.), Randle 16, Alexander-Walker 14. Rimbalzi: Gobert 14. Assist: Randle 4.

Fonte: gazzetta.it