Milano: Dimitrijević 14, Mirotic 13, Leday 10 Venezia: Tessitori 12, Casarin 10, Kabengele 10 Fino al quarto periodo è un assolo dell’Olimpia, che vince 73-62 trascinata dai 14 punti di Dimitrijević e i 13 di Mirotic mentre Nebo va vicino alla doppia doppia con 8 punti e 8 rimbalzi. Per Venezia, in grado di reagire solo nel finale, una brutta serata al tiro con 11 liberi sbagliati. L’Ea7 prende subito il comando (11-2) e per tutto il primo tempo dimostra di poter scavare un solco ogni volta che accelera. Accade pure a pochi minuti dall’intervallo, quando Venezia torna sul -3 e subito viene ricacciata indietro con un break di 12-0 (da 23-20 a 35-20) che vale il +15, aperto da 5 punti in sequenza di Mirotic. La nuova Milano (Messina lascia fuori tre acquisti estivi: Causeur, McCormack e Armoni Brooks) ha la stessa solidità difensiva e concede alla Reyer 12 punti in ciascuno dei primi due quarti, chiudendo al 20’ sul 39-24. Certo, i lagunari ci mettono del loro tirando 0/12 da tre e col 36% da due nella prima metà. Numeri che non le permettono di sfruttare i tanti rimbalzi offensivi concessi, ben 14. In controllo Venezia continua a faticare nella costruzione e a tirare male, mentre in difesa deve fare i conti con un Mirotic che punge con la consueta eleganza fino al +21 (48-27) dopo 23 minuti di gioco. Aiutato dal play ex Unics Kazan, Nenad Dimitrijević, che sembra già in sintonia con Ettore Messina.
In casa Umana solo Ennis (8 punti alla fine), arrivato da Napoli, sembra non arrendersi in un terzo periodo mai in bilico. Tutto farebbe pensare a un finale senza storia, invece la Reyer torna in campo nel quarto periodo piazzando un break di 13-0 con Tessitori (12 punti finali) in testa, capace di dimezzare lo svantaggio fino al -8. Un’emorragia da brivido per Milano finché Dimitrijević che seda la rivolta. E così, se l’Ea7 torna in finale di Supercoppa dopo 3 anni, la Reyer avrà una settimana per presentarsi al meglio in campionato dopo una pre-season con diversi infortuni.
Sarà, come previsto, Virtus Bologna-Olimpia Milano la finale di Supercoppa, in programma domani, domenica, alle 18 alla Unipol Arena di Bologna. La Virtus ha sconfitto Napoli 96-87, mentre l'Olimpia ha battuto Venezia 73-62. Napoli inizia bene mettendo in mostra una circolazione palla efficace, che mette in ritmo i tiratori. Buono l’impatto di Woldetensae e del talentuoso Manning Jr per i partenopei. Le V-Nere trovano ritmo con il passare dei minuti e ribaltano l’inerzia della gara, grazie ai movimenti della coppia Shengelia-Clyburn (18 punti in due all’intervallo), e all’ottimo ingresso dalla panchina dei suoi veterani Hackett (10 punti in 20’) e Belinelli. Bologna scava il solco già dalla fine del primo periodo e flirta con il + 20 per tutto il secondo quarto, per poi toccarlo a poco meno di 2’ dall’intervallo lungo (30-50). La squadra di Banchi continua a distribuire ottimamente le responsabilità offensive, mentre gli uomini di Milicic non riescono a ritrovare la coralità, vista in avvio di gara in attacco. Al 20’ la Segafredo è in pieno controllo e conduce 52-34. Napoli in avvio di ripresa piazza un clamoroso parziale di 29-9 e completa un’incredibile rimonta. La palla ricomincia a girare con continuità, la difesa si allunga e ritrova vigore e soprattutto si accende Zach Copeland. E’ l’ex Milano, Kevin Pangos, a siglare il canestro del sorpasso (63-61 al 26’). Dopo un terzo quarto dominato dai detentori della Coppa Italia (36-18 il parziale) il match si gioca possesso dopo possesso. All’inizio dell’ultimo periodo la Virtus ritrova lucidità e ritmo e realizza un break di 12-2, propiziato dal duo azzurro Hackett-Polonara. Nel finale di gara è Shengelia a prendersi sulle spalle i compagni e la partita torna saldamente nelle mani di Bologna. Non bastano ai campani le penetrazioni del suo volenteroso numero 4. Napoli: Copeland 30, Pangos 15, Manning Jr 11 V. Bologna: Shengelia 21, Clyburn, Morgan 13, Zizic 11.
Fonte: Gazzetta.it