Una partenza così così, poi il dominio assoluto. Team Usa travolge la Serbia 105-79 nella terza amichevole preolimpica, allungando la striscia vincente dopo i successi su Canada e Australia. Stavolta ad Abu Dhabi c’è partita solo per i primi 15’, sino al 40 pari, poi gli statunitensi, trascinati dalle triple di Steph Curry, spettacolare, da 24 punti, allungano e non si voltano più indietro. La Serbia, già sconfitta 73-84 dall’Australia 24 ore fa, e la fatica può essere stata uno dei fattori del crollo.
Non basta il solo Nikola Jokic, con accenno di barba e più vocale del solito per i suoi compassati standard. L’assenza di Bogdan Bogdanovic pesa tanto di più rispetto a quella di Kevin Durant: coach Pesic non ha l’imbarazzo della scelta come Kerr…Team Usa accumula anche 31 punti di vantaggio e può permettersi di inserire in rotazione Derrick White, il rimpiazzo di Kawhi Leonard, al debutto preolimpico. Curry realizza 6 triple, Anthony Davis affibbia 6 stoppate, Edwards e persino Bam Adebayo fanno un figurone in attacco. E LeBron nasconde una volta di più i suoi 39 anni: una schiacciata a una mano fa impazzire il pubblico degli Emirati Arabi. Stavolta i tifosi statunitensi hanno poco da eccepire sulla prestazione della loro nazionale: le palle perse, costante negativa di Team Usa sinora, nel secondo tempo vengono limitate, anche se la doppia cifra è comunque toccata. Joel Embiid è ancora fuori condizione e Jayson Tatum fuori ritmo, ma, si fanno le pulci a una squadra apparsa per lunghi tratti dominante: quando gli americani difendono, difendono forte.
Segnare diventa un’impresa, per gli avversari. Holiday torna in quintetto al posto di Edwards, gli altri titolari statunitensi sono Curry, James, Tatum e Embiid. La Serbia risponde con Jokic e Petrusev come lunghi e Avramovic, Guduric e Dobric sul perimetro. Curry segna i primi 9 punti per Team Usa, ma la Serbia parte meglio, avanti 14-9 sull’appoggio a canestro di Jokic. Edwards e Micic hanno immediato impatto realizzativo in uscita dalla panchina. A fine 1° quarto è 28 pari. Sembra esserci partita. Anzi, la tripla di Micic vale l’allungo balcanico sul 34-28. LeBron però risponde subito con un gioco da 3 punti, Curry dal perimetro pare quello dei Glory Days cantati da Springsteen e con 9 punti di fila per i suoi risponde alle prodezze di Jokic, motivatissimo. Team Usa avanti è 59-45 a metà gara con Adebayo scatenato in attacco e Davis in difesa: i lunghi di riserva sono sempre stati positivi sinora per Team Usa. Dopo 20’ di gioco Curry con 18 punti (4 triple), Jokic risponde con 13 e 8 rimbalzi. Il 12-0 di parziale di Team Usa per aprire il secondo tempo vale il +26 americani e chiude la gara. Diventa in sostanza un’esibizione: 83-58 dopo il 3° quarto, tanto a poco alla fine. Team Usa ha altre due amichevoli in calendario prima del debutto olimpico proprio contro la Serbia di Jokic, in programma il 28 luglio. Il 20 e il 22 luglio la squadra di Coach Kerr sarà di scena a Londra contro il Sud Sudan e la Germania. Il torneo di pallacanestro olimpico è in programma a Parigi dal 27 luglio all’11 agosto, gli Stati Uniti nel proprio girone ai Giochi avranno come avversari Serbia, Portorico e Sud Sudan.
Fonte: Gazzetta.it