Come in ogni sport, anche nella boxe è necessario indossare e utilizzare la giusta attrezzatura. Non solo guantoni, ma anche abbigliamento e attrezzi per allenarsi: scopriamo insieme quali strumenti servono per praticare il pugilato.
Gli strumenti di protezione
In uno sport di contatto come il pugilato, gli strumenti di protezione sono fondamentali per salvaguardare l’incolumità degli atleti.
I guantoni da boxe
I guantoni sono lo strumento di protezione principale nella boxe. Introdotti nella seconda metà dell’Ottocento per ridurre gravi danni ai combattenti, inizialmente erano pensati per proteggere solamente le mani dei pugili dalle frequenti fratture ed erano costituiti da sacchi di pelle imbottiti di paglia o di crine di cavallo.
Oggi, da regolamento, i guantoni sono formati da un involucro esterno in vera pelle di vitello o di capra, per via della loro resistenza e flessibilità. L'imbottitura invece può essere composta da poliuretano ad alta densità, cotone pressato o gel anti-shock a seconda dell'utilizzo.
I guantoni hanno una doppia funzione:
- Proteggere la mano del pugile che sferra il colpo;
- Proteggere il volto o altre parti del corpo del pugile che riceve il colpo.
Non tutta la superficie del guantone può essere utilizzata per colpire: il regolamento prevede che il pugile possa colpire l’avversario soltanto con l'imbottitura del guantone corrispondente alla parte delle nocche.
Guantoni per boxe professionistica
I guantoni utilizzati dai pugili professionisti possono pesare 8 o 10 once, cioè circa 220 e 280 grammi. Sono rivestiti in vera pelle e imbottiti con poliuretano ad alta densità e uno strato di schiuma per la formatura del guantone. La chiusura è con lacci regolabili.
Guantoni per boxe dilettantistica
I guantoni utilizzati per la boxe dilettantistica sono imbottiti con gel anti-shock che, da quando è stato introdotto, ha notevolmente ridotto i KO in questa specialità. Questo tipo di imbottitura distribuisce uniformemente l'energia del colpo su tutta la superficie di impatto, riducendo quindi anche i traumi e contusioni.
Guantoni da sparring
Quelli da sparring, sono guantoni a mano chiusa da utilizzare per l'allenamento a coppie. Vanno da un minimo di 8 once a un massimo di 18. Più aumenta il numero di once e più aumenta la superficie del guantone e la quantità di imbottitura.
Sono composti da vera pelle o vinile, per il rivestimento, e poliuretano ad alta densità o gel anti-shock, per l'imbottitura. La chiusura è con velcro.
Guantoni da sacco
I guantoni da sacco sono uno strumento di allenamento molto tecnico, servono principalmente a lavorare sull’impostazione e sulla precisione dei colpi. In questi particolari guantoni utilizzati per l'allenamento al sacco, il pollice è l’unico dito senza imbottitura perché non si devono parare i colpi dell’avversario e non c’è rischio di infortunarsi.
I guantoni da sacco sono meno imbottiti e in genere pesano 6 once. A differenza di quelli da combattimento veri e propri che hanno taglia unica, i guantoni da sacco sono disponibili in diverse taglie perché devono calzare nel migliore dei modi per adattarsi alla mano del pugile.
Solitamente sono fatti di vinile e imbottiti con cotone pressato. La chiusura è con velcro.
I guantoni da sacco sono ottimi per i principianti e per un allenamento leggero. Non sono adatti a scaricare i colpi in maniera pesante sul sacco, per questo tipo di allenamento è sempre meglio usare i guanti da sparring.
Le fasce per le mani
Le mani sono le “armi” dei pugili e in quanto tali sono particolarmente esposte a infortuni, quindi è importante proteggerle al meglio. Sotto ai guantoni è molto utile indossare delle fasce per dare una maggiore protezione alla mano. In particolare, le fasce:
- Salvaguardano l’articolazione del polso;
- Proteggono il dorso della mano;
- Permettono di evitare il sudore che si forma indossando i guantoni, mantenendo la mano asciutta.
I tipi di fasce da boxe
Esistono diversi tipi di fasce da boxe:
- Fasce di cotone: da utilizzare per allenamenti frequenti. Si possono fissare col velcro posto ad una delle estremità.
- Fasce messicane: da utilizzare per gli allenamenti. Sono simili a quelle di cotone, ma presentano anche fibre elastiche per favorire l’aderenza alla mano. Hanno una durata minore rispetto alle fasce di cotone perché l’elastico dopo un po’ si usura.
- Sottoguanti: non sono vere e proprie fasce, ma si infilano come dei guanti senza dita. Sono più agevoli da indossare, ma non forniscono al polso quel supporto garantito dalle tradizionali fasce. Per questo motivo i pugili più esperti non li utilizzano.
- Fasce da competizione: da utilizzare per i combattimenti, sono fatte di garza e nastro e non sono riutilizzabili. Il regolamento prevede una quantità esatta di imbottitura per garantire uniformità tra gli atleti. La tecnica di bendaggio è diversa rispetto alle fasce da allenamento ed è necessario l’aiuto di un compagno.
Come fasciare le mani
Esistono fasce di diverse lunghezze, dai 2,5 ai 4,5 metri, a seconda del livello dell’atleta (allievi, dilettanti, professionisti). Ovviamente le fasce più lunghe garantiscono una maggiore imbottitura e, quindi, protezione.
Ecco come fasciare le mani:
- Innanzitutto, è importante tenere il polso dritto mentre lo si fascia, in modo da garantire la stabilità necessaria e diminuire il rischio di infortuni;
- Stendere la mano, aprire le dita il più possibile e flettere i muscoli;
- Inserire il pollice nel piccolo foro presente all'estremità della fascia;
- Fasciare il polso compiendo 3 o 4 giri intorno ad esso;
- Fasciare le nocche assicurandosi di non stringere troppo, chiudendo il pugno;
- Fasciare nello spazio compreso tra ogni dito, pollice compreso;
- Tornare sul polso e chiudere la fasciatura grazie al velcro.
Il caschetto da boxe
Il caschetto è imbottito e protegge la testa dai colpi degli avversari. Può essere aperto, oppure avere:
- Due parazigomi;
- Un paramento;
- Una griglia rimovibile.
Il caschetto è obbligatorio nei combattimenti dilettantistici, mentre non viene indossato in quelli professionistici. È consigliabile indossarlo anche durante gli allenamenti con un compagno, per ridurre al minimo le contusioni.
Il paradenti
Il paradenti protegge dai colpi dell’avversario:
- Denti;
- Bocca;
- Mandibole;
- Mascelle;
- Articolazioni.
Oltre che nella boxe ,il paradenti è obbligatorio nei match ufficiali di tutti gli sport da combattimento.
I tipi di paradenti
Esistono due tipi di paradenti per la boxe:
- Ad arcata singola: copre l’arcata dentale superiore;
- Ad arcata doppia: copre sia l’arcata superiore che quella inferiore.
I paradenti si differenziano tra loro anche in base ai materiali: ne esistono infatti in EVA, in gel, in gomma o combinazioni di diversi materiali e densità.
I paradenti hanno taglia unica, e sono caratterizzati dalla tecnologia termo-modellante detta “boil and bite”: una volta scaldati, i paradenti possono essere modellati più volte per adattarli a qualsiasi arcata dentale.
Inoltre, i paradenti possono essere realizzati anche su misura dopo aver eseguito un calco dell’arcata dentale. In questo caso il risultato è ottimale, ma il costo del servizio è molto più alto di quello standard.
La conchiglia protettiva
La conchiglia protegge le zone genitali del corpo da eventuali colpi accidentali. La struttura è composta da un elastico in vita e due che passano sotto le gambe e si indossano sopra le mutande. Sulla zona dell'inguine c'è una tasca che si apre al cui interno è riposta una sagoma in plastica a forma di conchiglia.
Nella versione da uomo la conchiglia è in plastica rigida e ha un forma più curva, nella versione da donna la conchiglia è imbottita e solitamente ricoperta in pelle sintetica o vinilica. Nei combattimenti ufficiali, invece, viene utilizzata una variante con la chiusura a corda.
Il paraseno
Il paraseno è uno strumento di protezione per le donne che salvaguarda il seno dai colpi accidentali dell’avversaria. È costituito da un reggiseno sportivo nel quale sono inserite due coppe rigide in plastica.
Il paraseno è leggero, poco ingombrante e garantisce piena libertà di movimento e la necessaria traspirazione della pelle. Il paraseno è obbligatorio per tutte le arti marziali, sebbene colpi diretti al seno siano considerati scorretti.
L’abbigliamento tecnico dei pugili
L’abbigliamento da boxe prevede l’utilizzo di capi che facilitano i movimenti degli arti superiori e inferiori. Durante gli incontri di boxe professionistica gli uomini combattono a torso nudo per allungare al massimo le linee rette.
La canotta
La canotta permette di tenere le spalle scoperte per avere maggiore mobilità. Deve cadere morbida sul corpo, essere leggera e facilitare i movimenti.
I pantaloncini da boxe
I pantaloncini da boxe hanno un morbido e largo elastico in vita, arrivano sopra il ginocchio, sono larghi e leggeri.
Le scarpe da boxe
Nella boxe si utilizzano dei particolari stivaletti che proteggono la caviglia e il collo del piede. Per facilitare i movimenti e salvaguardare il piede, le caratteristiche di questi stivaletti prevedono:
Suola | Sottile, morbida, liscia e non rialzata nella parte superiore |
Materiali | Leggeri, resistenti e traspiranti |
Arco plantare | Rinforzato |
Gambale | Morbido e resistente |
Gli attrezzi da allenamento di boxe
Oltre a tutto ciò che il pugile indossa, ci sono una serie di attrezzi utilizzati dall’atleta per allenarsi e che quindi non sono utilizzati durante un incontro.
Il sacco da allenamento
Il tradizionale sacco da allenamento è un grosso sacco cilindrico con diverse imbottiture: dalla sabbia agli stracci, fino ad arrivare a imbottiture anti-shock che prevengono il rischio di infortuni alle mani. Può essere appeso al muro, al soffitto o su un supporto autoportante.
Il peso del sacco varia dai 10 ai 40 kg e rappresenta la resistenza ai colpi: più aumenta l'esperienza dell'atleta più il sacco sarà pesante.
La pera veloce
La pera veloce, o speed bag, è un piccolo sacco in poliuretano o in pelle pieno d’aria fissato nella parte superiore a una piattaforma da rimbalzo parallela al suolo. Più è grande, maggiore è la forza necessaria per farlo spostare in avanti.
Questo attrezzo permette di migliorare la tecnica e la coordinazione e aiuta a tenere alta la guardia.
Il sacco per la coordinazione
Mentre la pera veloce oscilla solo avanti e indietro, il sacco per la coordinazione può muoversi in qualsiasi direzione. Come suggerisce il nome, questo particolare tipo di speed bag aiuta a migliorare ancor di più la coordinazione e i riflessi.
La corda
Saltare la corda è un’attività utilissima per chi pratica pugilato. È un ottimo esercizio di riscaldamento prima dell’allenamento o prima di un incontro: attivando la muscolatura, garantisce esplosività e velocità alle gambe, oltre a migliorare la resistenza fisica.
Come saltare la corda
Prima di iniziare questa attività, è necessario trovare la giusta lunghezza della corda in base alla propria altezza, mettendo un piede al centro della corda, e sollevando le maniglie: queste non devono superare l’altezza delle ascelle.
Una volta verificata la lunghezza della corda, saltare verso l’alto a un’altezza di un paio di centimetri, in modo da far passare la corda sotto i piedi. Soltanto la punta dei piedi deve entrare in contatto col suolo.
Mentre si fa girare la corda facendo partire il movimento da polso e avambraccio (non dalle spalle), tenere i gomiti vicino ai fianchi.