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Boxe

Come diventare un pugile professionista

Redazione
Come diventare un pugile professionistaDAZN
Scopriamo qual è il percorso da seguire per diventare un pugile professionista, dalle basi della boxe fino all'ottenimento della licenza per combattere

Sono molti gli appassionati di boxe che provano a emulare i loro idoli e sognano di diventare un giorno dei pugili professionisti. Ma intraprendere la carriera pugilistica è tutt’altro che semplice: se anche tu vuoi seguire le orme dei più grandi pugili della storia, ti spieghiamo qual è il percorso da seguire per diventare un professionista.

Iscriversi in una palestra pugilistica

Innanzitutto bisogna trovare una buona palestra dove iniziare ad allenarsi, affiliata o con la Federazione Pugilistica Italiana, per diventare pugile dilettante, o con la Italian Authority of Boxing per diventare pugile professionista.

L’allenatore è una figura fondamentale nella formazione di un pugile, quindi prima di iscriversi è bene informarsi sulla sua carriera: se è stato un pugile professionista è un plus.

Oltre all’allenatore, anche gli altri iscritti hanno un ruolo importante perché sono coloro con cui dovrai misurarti. Assicurati che ci siano iscritti di livelli diversi, in modo che quando avrai migliorato le tue capacità potrai confrontarti con atleti sempre più forti.

Le basi della boxe

Prima di iniziare il percorso per diventare un pugile professionista, è bene familiarizzare con la terminologia di questo sport, come ad esempio:

  • Jab o affondo: pugno scagliato al mento dell'avversario con la mano dominante (la mano del piede che metti in avanti);
  • Cross: pugno sferrato con forza con la mano dominante. Comporta una leggera rotazione del busto, che simula un momento orizzontale che incrocia il proprio piano;
  • Uppercut o montante: pugno sferrato da distanza ravvicinata al mento dell'avversario o sotto il diaframma;
  • Hook o gancio: pugno laterale rapido dato con il gomito in fuori e di lato, in modo che il braccio formi un gancio;
  • Combattente esterno: pugile che mantiene le distanze, facendo un passo per l'affondo;
  • Combattente interno: pugile che rimane vicino e preferisce mosse come il montante.

L'allenamento da seguire per diventare un pugile

Adesso che conosci i termini più importanti della boxe puoi iniziare ad allenarti: il tuo allenatore ti insegnerà non solo a eseguire i colpi, ma anche il posizionamento, il gioco di gambe e la difesa.

Il gioco di gambe nella boxe

Oltre alla parte di combattimento vera e propria, un buon programma di allenamento dovrebbe prevedere:

Per migliorare nelle abilità secondarie, come resistenza, agilità, equilibrio, flessibilità, coordinazione e concentrazione, è utilissimo dedicarsi ad attività come:

  • Danza;
  • Esercizi di core; 
  • Allenamenti intervallati;
  • Yoga.

Quest’ultimo aiuta con il tono muscolare, la flessibilità, la portata, la concentrazione e allenta le tensioni di tutto il corpo. Ricorda di riservare alcuni giorni di riposo per consentire al corpo di recuperare.

La sessione di allenamento in palestra dovrebbe durare almeno 90 minuti, tre o quattro volte alla settimana. Un buon allenamento pugilistico di base prevede:

AttivitàDurata
Stretching20/30 minuti prima e dopo ogni sessione di allenamento, per prevenire gli infortuni e ridurre la rigidità muscolare
Addominali e flessioni20 minuti 
Cyclette20 minuti
Jogging30 minuti
Salti alla corda10 minuti
Sparring (con il sacco o con un compagno)10 minuti

L’alimentazione di un pugile

Tutti i pugili professionisti seguono una dieta specifica o un programma nutrizionale. L’allenamento non porta grandi risultati se non è affiancato da una corretta alimentazione.

La dieta di un pugile è ad alto contenuto di proteine sane (come pollo, pesce, uova, burro di arachidi, frutta e verdura) e grassi salutari (come olio di oliva, avocado e noci).

Come diventare un pugile dilettante

Quando avrai piena padronanza della disciplina e il tuo livello inizia a diventare alto, il tuo allenatore ti farà sapere se sei pronto per intraprendere la strada del pugilato dilettantistico. Una volta trovata una federazione pugilistica dilettantistica, per iscriverti dovrai:

  • Compilare i moduli di iscrizione;
  • Superare un esame di idoneità fisica;
  • Versare una quota d’iscrizione.

Una volta iscritto, potrai partecipare agli eventi di boxe proposti dalla federazione, che ti permettono di accumulare esperienza ed entrare nei ranking, divisi per età, peso e record.

La carriera di pugile dilettantistico

Una delle differenze tra il pugilato dilettantistico e quello professionale sta nell’indossare il caschetto protettivo, fondamentale soprattutto agli inizi della carriera per prevenire danni gravi mentre impari a proteggerti. 

Una volta inserito nella categoria di riferimento, comincerai a combattere in tornei locali o regionali. È importante seguire i propri sogni, ma è altrettanto importante fissarsi degli obiettivi alla portata: in questa fase l’obiettivo più immediato è raggiungere il campionato nazionale di pugilato e, successivamente, conquistare un posto in Nazionale.

L’allenamento di un pugile

Anche se ti sembra di aver raggiunto una forma fisica perfetta, puoi sempre migliore, soprattutto in termini di resistenza. A questo livello, un pugile dovrebbe essere in grado di:

  • Correre 8 km senza stancarsi troppo;
  • Saltare la corda per 30 minuti consecutivi;
  • Colpire il sacco da boxe per 15 minuti senza fermarsi;
  • Riuscire ad allenarsi con qualsiasi dilettante di qualsiasi palestra (escludendo i dilettanti di alto livello con oltre 100 combattimenti);
  • Allenarsi per disputare un incontro di 6 round (il pugilato dilettantistico ne ha 3).

Come diventare pugile professionista in Italia

Per diventare un pugile professionista è necessario portare al limite quattro qualità fondamentali:

  • Difesa: in un incontro di pugilato tra professionisti si incassano tra i 60 a i 150 pugni per round, ciò significa che bisogna avere una resistenza e una lucidità tali da ridurre al minimo il contraccolpo fisico e mentale derivante da questi colpi;
  • Velocità: la velocità di pensiero e di esecuzione è un altro aspetto fondamentale della boxe. Un pugile può anche avere un colpo potentissimo, ma se non ha la rapidità di sferrare il colpo non andrà lontano;
  • Potenza: la potenza deriva da una buona tecnica. Allenandosi sulla tecnica si potranno sferrare colpi molto più potenti ed efficaci;
  • Autonomia: la pratica è fondamentale per raggiungere l’autonomia giusta durante gli incontri. A questi livelli non c’è il tempo di pensare troppo, bisogna agire.

Affidarsi a un manager

La reputazione di un pugile professionista, oltre che nei suoi pugni, è nelle mani del suo manager. I manager hanno i contatti per organizzare gli incontri e far guadagnare ai pugili. È bene affidare questo ruolo a una persona fidata.

Come ottenere una licenza per combattere

Per combattere a livello professionistico, è necessario ottenere una licenza dalla commissione di pugilato in cui si lotterà, aderendo all’authority del proprio paese registrata nell'elenco delle commissioni pugilistiche professionali mondiali (APBC, IBF, WBC, WBO, WBA). In Italia l’organo preposto è la Italian Authority of Boxing (ITABoxing).

Iniziare la scalata alla cintura

Una volta ottenuta la licenza, la carriera da pugile professionista può iniziare. L’obiettivo è vincere la cintura di campione mondiale nella propria categoria. Vincendo le cinture di almeno tre delle associazioni internazionali esistenti, si ottiene il titolo di super campione. Vincendole tutte e quattro, invece, si diventa campione indiscusso.

Osservare i campioni per migliorare

Oltre che godersi un bel match, guardare gli incontri dei grandi campioni della boxe può essere utile per imparare piccoli dettagli che possono fare la differenza.

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