Nel pugilato, i guantoni sono il principale strumento di protezione degli atleti, ma non l’unico. Sotto di essi, infatti, i pugili proteggono ulteriormente le mani con delle fasce. Scopriamo insieme come indossarle e quali scegliere.
Cosa sono le fasce da boxe
Le fasce da boxe, sono delle particolari bende indossate sotto i guantoni dai pugili per proteggere le mani, particolarmente esposte a infortuni. In particolare, le fasce proteggono l’articolazione del polso e il dorso della mano, oltre a mantenere la mano fresca e asciutta.
I tipi di fasce da boxe
Esistono diversi tipi di fasce da boxe:
Fasce in cotone
Le fasce in cotone sono probabilmente il bendaggio più comune nella boxe e vengono utilizzate per allenamenti frequenti. Sono composte al 100% in cotone e sono molto resistenti e durature.
Le fasce in cotone sono lunghe dai 2 ai 5 metri e larghe dai 5 ai 6 centimetri. A un’estremità presentano un foro per infilare il pollice e una fascia in velcro sul lato opposto per la chiusura.
Fasce messicane
Da utilizzare per gli allenamenti, le fasce messicane sono simili a quelle in cotone, sia nelle dimensioni che nell’aspetto, ma presentano anche fibre elastiche (tra il 10 e il 30%) per favorire l’aderenza alla mano. Normalmente hanno una durata minore rispetto alle fasce di cotone perché l’elastico si usura più velocemente. Le fasce messicane risultano più confortevoli di quelle in cotone, ma se indossate troppo strette possono rallentare la circolazione nella mano.
Sottoguanti
I sottoguanti non sono vere e proprie fasce, ma si infilano come dei guanti senza dita. Sono più agevoli da indossare, ma non forniscono al polso quel supporto garantito dalle tradizionali fasce. Per questo motivo i pugili più esperti non li utilizzano.
I sottoguanti solitamente sono in poliestere e possono avere una imbottitura in gel sulle nocche. Per quanto riguarda le misure, vanno dalla taglia S alla XL.
Fasce da competizione
Le fasce in garza sono composte da garza e nastro e vengono usate dai professionisti, dato che non sono consentite a livello amatoriale e richiedono una certa abilità per indossarle. La tecnica di bendaggio è diversa rispetto alle fasce da allenamento e necessita l’assistenza di un professionista.
Questo tipo di bendaggio viene utilizzato soltanto nelle competizioni professionistiche. I regolamenti del pugilato specificano la quantità esatta di garza che può essere utilizzata, per assicurare che ogni pugile abbia la stessa imbottitura.
Fasce da boxe: vantaggi e svantaggi
| Tipo di fascia | Vantaggi | Svantaggi |
| Fasce in cotone | Resistenti e durature | Non adatte per combattimenti tra professionisti |
| Fasce messicane | Confortevoli e maggiore aderenza | Durata minore rispetto a quelle in cotone |
| Sottoguanti | Agevoli da indossare | Poco supporto al polso |
| Fasce da competizione | Maggiore supporto e protezione alle articolazioni | Non agevoli da indossare |
Come fasciare la mano
Esistono fasce di diverse lunghezze, dai 2 ai 5 metri, a seconda del livello dell’atleta (allievi, dilettanti, professionisti). Ovviamente le fasce più lunghe garantiscono una maggiore imbottitura e, quindi, protezione. Scopriamo insieme come fasciare la mano con qualsiasi tipo di bendaggio:
Stendere la mano
Stendere la mano e aprire le dita il più possibile, flettendo i muscoli.
Mettere il pollice nel foro
Mettere il pollice nel foro all’estremità della fascia opposta al velcro, assicurandosi che la parte di sotto della fascia sia quella a contatto con la pelle. Il lato di sotto è quello che presenta l’etichetta.
Avvolgere il polso
Partendo dal dorso, avvolgere la fascia facendo tre o quattro giri intorno al polso, a seconda della grandezza della mano e del grado di stabilità che si desidera ottenere. Il bendaggio non deve presentare pieghe e la fascia sovrapporsi direttamente ad ogni giro. Terminare il bendaggio sulla parte interna del polso.
Tenere il polso dritto mentre lo si fascia, altrimenti il bendaggio non garantirà la stabilità necessaria e il rischio di infortuni aumenterà.
Fasciare la mano
Dopo aver fasciato il polso, proseguire fasciando la mano partendo dal dorso. Passare sopra al pollice e lungo il palmo della mano fino al lato opposto, facendo tre giri. Terminare la fasciatura sul palmo della mano, vicino al pollice.
Fasciare il pollice
Proseguire il bendaggio facendo un giro intorno al polso, fermandosi quando la fascia arriva al pollice. Avvolgere la fascia attorno al pollice, dal basso verso l’alto e poi dall’alto verso il basso e avvolgere il polso ancora una volta.
Fasciare le dita
Partendo dalla parte interna del polso, avvolgere la fascia e proseguire lungo il dorso della mano, per poi passare tra il mignolo e l’anulare. Ripetere lo stesso procedimento tra l’anulare e il medio e poi tra il medio e l’indice, terminando sul lato interno del polso.
Fasciare ancora la mano
Fasciare nuovamente la mano, avvolgendo prima il polso e poi proseguendo in diagonale verso il dorso della mano, passando sempre poco sopra al pollice. Continuare finché la fascia non è tutta avvolta, terminando il procedimento con un ultimo giro intorno al polso.
Fissare la fascia
Infine, fissare la fascia con il velcro, assicurandosi che il bendaggio sia confortevole, non troppo largo e non troppo stretto.
Ripetere il procedimento con l’altra mano
Dopo aver fasciato la prima mano, fasciare anche l’altra. Inizialmente non sarà semplice eseguire il bendaggio con la mano non dominante e potrebbe richiedere l’aiuto di un compagno, ma con un po’ di pratica il procedimento diventa agevole.
Consigli per fasciare correttamente la mano
Quando si fascia la mano, il bendaggio deve essere teso al punto giusto: se la fascia è troppo larga non garantirà stabilità alla mano e al polso, viceversa se è troppo stretta può impedire la circolazione del sangue. Servirà un po’ di pratica per trovare la giusta tensione.
Inoltre è molto importante che non si formino pieghe: queste possono risultare scomode e impediscono al bendaggio di proteggere correttamente le ossa più fragili della mano e di stabilizzare il polso.
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