Faraoni, lontano dal ring, non sa proprio stare. Il campione del mondo di kickboxing italiano è pronto al rientro, ma questa volta sceglie la boxe per un incontro spettacolare: a incrociare i suoi guantoni sarà Hamilton Ventura, brasiliano che promette un match equilibrato e ad alta tensione.
Sabato 1 luglio il giorno da cerchiare sul calendario. Mattia è pronto, ancora una volta. Il Palafijlkam di Ostia lo attende, così come il pubblico di casa, pronto come sempre a sostenerlo. A un anno di distanza dal momento più brutto della sua carriera…Le parole di Mattia Faraoni in vista del match vs Ventura
Mattia, è già passato un anno da quel maledetto 17 giugno 2022, che pareva averti strappato il sogno di una vita contro Joyner. Oggi ti prepari a un incontro di boxe da campione del mondo di kickboxing in carica...
Paradossale, ma scenderò sul ring proprio a Ostia, nel luogo in cui il match contro Joyner avrebbe dovuto essere disputato. Sembra quasi un cerchio che si chiude. Ne sono passate veramente tantissime in questo anno. Sento di aver fatto cose davvero importanti. A guardarmi indietro penso che la prima soddisfazione sia proprio quella di aver avuto la possibilità di ricombattere contro Joyner e di vincere.
Quel titolo ISKA tanto sognato, nella mia città. Era importante giocarmelo contro di lui, perché se fosse andata diversamente ci sarebbe stato sempre quel senso di incompiuto. E di dubbio. “L’avrei vinto lo stesso contro di lui?”. Il destino mi ha dato un’altra chance e ho saputo sfruttarla. In 365 giorni la situazione si è decisamente trasformata. Dall’ospedale al titolo iridato ISKA: lo sport sa essere miracoloso…
Chi ti conosce sa quanto fosse importante per te il rematch
Ne ho sentite di tutti i colori. C’è stato anche chi dubitava che io avessi avuto malori. Pensa se Joyner si fosse infortunato: mi sarei portato la spada di Damocle addosso, quasi una macchia, per non aver combattuto contro di lui. Era importantissimo disputare quell’incontro, legittimare quella vittoria contro quell’avversario.
Senza dimenticare l’incredibile match con Morais…
Un altro treno che mi sono andato a prendere. Un match assurdo, quasi da film, rischiando di cadere e poi rialzandomi. È stato tutto perfetto, davvero. Le emozioni che ha regalato quell’incontro sono ancora negli occhi di tutti i tifosi. Sono stato capace di gestire la pressione negli appuntamenti importanti. Sono davvero felice di questo, perché significa che la testa c’è. Quando gira nei momenti di difficoltà ha tutto un altro valore…
E ora hai scelto di ritornare alla boxe.
Ho sempre provato a vivere i due scenari contemporaneamente. È difficile, ma i miei allenamenti sono mirati a tutto questo. Ho questa doppia anima, che mi rappresenta. Ora è tempo di boxare. Ma posso svelare un piccolo segreto in anteprima: entro l’anno difenderò nuovamente il titolo di campione del mondo. Ci sarà una grande sorpresa...
Stai seguendo qualche dieta particolare per l’incontro del 1 luglio?
Mi sto rimettendo in gioco, mi sono allenato tanto e sono davvero contento. Mi sono accordato per scendere sul ring a 93 kg con il team avversario. Nessuna prova particolare però.
Presentaci il tuo avversario…
39 anni, brasiliano. Ha 22 match, 15 vittorie, di cui 13 per k.o. Fisicamente ci somigliamo molto. È alto come me, è molto tecnico. Secondo me ci sarà un bel match. Lui ha più della metà degli incontri vinti per k.o. Il suo ultimo incontro ufficiale risale al 2019, il mio al 2021. Sarà anche interessante vedere se qualcosa è cambiato. Tra l’altro va ricordato che le sue uniche sconfitte sono arrivate con mostri sacri che hanno filotti incredibili, praticamente da imbattuti. Anche lui in questi anni si è dato ad altri tipi di combattimento: sarà un comeback per entrambi.
Stai seguendo qualche allenamento particolare come fatto con Joyner (allenatore sul materassino per simulare l’altezza dell’avversario, ndr)?
In particolare in questo caso no, essendo molto simili fisicamente: boxa come me. Ma non so se manterrà lo stesso stile. È passato molto tempo, c’è questa incognita. Che secondo me rende il match molto interessante.
Questi anni di kickboxing possono aver influito sul tuo rendimento da boxeur?
Secondo me no. Nello specifico quello che è importante a questi livelli è il livello mentale. Prima di combattere contro gli avversari noi dobbiamo combattere contro le nostre paure e insicurezze. La paura c’è sempre, ma aver combattuto ad alti livelli, in scenari importanti, a prescindere dalla disciplina, ti rafforza.
Ricordo i primi incontri ufficiali, all’inizio quasi non respiravo per la tensione. Ora c’è esperienza, maturità. Un forte senso di responsabilità: mi sto abituando, vivo l’adrenalina, sono situazioni che conosco e con cui ho avuto a che fare. Lo sport è diverso ma la parte emotiva è quella, mi ha dato tanto. Conta come entri sul ring.
È un po’ quello che è successo con Morais: la parte mentale è stata fondamentale per vincere. Oggi sono in grado di fare questo grazie a tutti gli incontri disputati e agli avversari valorosi che ho sfidato.
E ora, quindi, è tempo di boxe
L’ultimo incontro vinto risale al luglio del 2021 col titolo di campione italiano dei cruiser contro Francesco Versaci. Il Roma Boxing Show sarà un evento eccezionale anche per la presenza di altri campioni del calibro di De Carolis e Rossetti. Vogliamo ancora una volta il sold out e infiammare il pubblico.