Il pugilato professionistico torna a Cuba, dopo oltre mezzo secolo di assenza, con la celebrazione della "Notte dei Campioni", promossa dall'Associazione internazionale di boxe (Iba) il 27 agosto all'Avana. L'evento presenterà un programma senza precedenti di sei incontri, con la partecipazione di quattro campioni olimpici.
"Negli anni 50 si svolgevano incontri professionistici a Cuba, ma come squadra sarà la prima volta", ha detto il presidente della Federazione cubana di pugilato, Alberto Puig. Cuba abolì lo sport professionistico nel 1961 dopo la Rivoluzione di Fidel Castro, per poi riprenderlo parzialmente nel 2013, ma finora sull'isola non era stato esposto nessun programma di incontri professionistici. Dal 2022 i pugili cubani hanno iniziato a partecipare a circuiti professionistici fuori dal Paese. Durante l'inedita serata verranno assegnati premi fino a 120.000 dollari per gli incontri, quattro dei quali dureranno sei round e gli ultimi due dieci, ha riferito il russo Kirill Shchekutyev, promotore dell'Iba incaricato di supervisionare la manifestazione sportiva. Ci saranno Julio Cesar La Cruz (92 kg) e Arlen Lopez (80 kg), oro a Rio e Tokyo: affronteranno l'uzbeko Madiyar Saydrakhimov e il bielorusso Aliaxei Alfiorau per il titolo Iba delle rispettive categorie. Erislandy Alvarez (63,5 kg), medagliato a Parigi, affronterà il francese Sofiane Oumiha, sul ring anche Roniel Iglesias (63,5 kg), olimpionico 2012 e 2020. Cuba (1 oro e un bronzo a Parigi) vanta il maggior numero di medaglie olimpiche nella boxe: 80 con 42 ori. Tra i suoi miti ci sono Teofilo Stevenson, che non tradì mai Cuba e rinunciò a sfidare Muhammad Ali, Felix Savon e tanti altri.
Fonte: Gazzetta.it