Lo scorso settembre, Oleksandr Usyk ha fugato ogni dubbio riguardo alla legittimità dell'essere un grande campione dei pesi massimi detronando Anthony Joshua con una prestazione incredibile che gli ha permesso di conquistare tre titoli.
Nella rivincita di sabato, disputata a Gedda in Arabia Saudita la domanda era: Oleksandr Usyk sarà in grado di ripetersi o Joshua apporterà le modifiche necessarie per diventare tre volte campione dei pesi massimi?
L'andamento del match
La risposta l'ha data il ring. Se è vero che Joshua ha cambiato qualcosa per essere più competitivo durante la sfida, al momento giusto Usyk ha messo in mostra la propria migliore boxe arrivando a battere il pugile inglese ai punti (113-115, 116-112, 115-113) mantenendo così il titolo di campione dei pesi massimi per IBF, WBA (super) e WBO.
Matchroom
Una sfida tattica
Sul ring di Gedda è stato uno scontro più tattico che di impeto. Nei primi quattro round né Joshua né Usyk hanno preso in mano il comando delle azioni lasciando la contesa sostanzialmente in parità.
Dall'inizio della quinta ripresa Usyk e Joshua hanno cominciato a lasciare andare i propri colpi con il lavoro al corpo dell'inglese contrastato dai colpi alti del campione del mondo in carica.
Nel nono round Joshua sembrava in procinto di chiudere il match dopo aver messo Usyk alle corde, ma l'ucraino medaglia d'oro a Londra 2012 ha resistito e nelle ultime tre riprese ha reagito alla grande.
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Il finale di Usyk
Con la sua tecnica elegante Oleksandr Usyk negli ultimi tre round ha confuso più di una volta Joshua, mandandolo quasi al tappeto durante il decimo round. Con il match in equilibrio fino al 12° round, Usyk non ha velocizzato le proprie operazioni ma ha deciso di affrontare Joshua con potenza, combinazioni di colpi e un lavoro che gli ha permesso di mantere il titolo dei pesi massimi.
Secondo i dati raccolti da CompuBox, nelle ultime tre riprese sono stati 232 i pugni scagliati da Usyk contro i 149 di Joshua per un totale di 79 punti a 29 solo nel parziale.