In uno sport di contatto come la boxe, le protezioni sono uno strumento fondamentale per salvaguardare gli atleti da lesioni e infortuni durante gli incontri: scopriamo insieme quali sono e come utilizzarle.
I guantoni da boxe
I guantoni da boxe sono dei guanti imbottiti indossati dal pugile per proteggere sia le proprie mani che il corpo dell’avversario.
L’imbottitura può essere in:
- poliuretano ad alta densità;
- cotone pressato;
- gel anti-shock.
La copertura esterna è in vera pelle, che li rende resistenti e flessibili, ma ne esistono anche in vinile.
I guantoni vanno tenuti con cura e puliti con costanza per eliminare batteri e germi dopo ogni utilizzo: dureranno più a lungo.
I guantoni da gara
Esistono diversi tipi di guantoni da boxe, sia per allenamenti specifici (al sacco o sparring) che per gli incontri. I guantoni da gara, a loro volta, si differenziano in:
- Guantoni per professionisti: pesano 8 once (220 gr) o 10 once (284 gr);
- Guantoni per dilettanti: pesano 10 once per i pugili sotto le 165 lb (75 kg) o 12 once (340 gr) per quelli sopra le 165 lb.
Le fasce per le mani
I guantoni non sono l’unica protezione per le mani: sotto di essi, infatti, i pugili effettuano dei bendaggi con delle fasce specifiche, per dare un maggiore protezione alle articolazioni. Inoltre le fasce tengono le mani fresche e asciutte dal sudore.
Le fasce da competizione
Le fasce utilizzate per gli incontri sono composte da garza e nastro. Per assicurare omogeneità tra gli atleti, il regolamento prevede una quantità specifica di bendaggio.
Le fasce da competizione non sono riutilizzabili e per indossarle è necessario l’aiuto di un compagno esperto.
Il caschetto da boxe
Negli incontri di boxe dilettantistica è obbligatorio indossare un caschetto, che protegge la testa dai colpi degli avversari grazie a un’imbottitura resistente. Nel pugilato professionistico, invece, questo tipo di protezione non è previsto.
Il caschetto classico
Esistono diversi modelli di caschetto da boxe, quello utilizzato per le competizioni è quello classico, che copre la fronte e i lati del volto, incluse le orecchie, proteggendole dai colpi dell’avversario.
Il paradenti
Altro dispositivo molto importante per la sicurezza degli atleti è il paradenti che, ammortizzando l’intensità del pugno, protegge denti, gengive, labbra, mandibole, mascelle e articolazioni dai colpi dell’avversario. Inoltre, tenendo fermi i denti, elimina lo sfregamento tra l’arcata superiore e quella inferiore.
Obbligatorio in tutti gli sport di contatto, il paradenti si presenta come un apparecchio ortodontico in gel, gomma o materassina (etilene vinil acetato) e può essere:
- ad arcata singola: riveste l’arcata dentale superiore;
- ad arcata doppia: riveste l’arcata dentale superiore e quella inferiore.
I paradenti sono in taglia unica e termo-modellanti: una volta scaldati, possono essere modellati più volte per adattarsi a tutte le arcate dentali.
La conchiglia protettiva
Ovviamente nella boxe i pugni sotto la cintura non sono ammessi, ma durante gli incontri possono essere sferrati dei colpi accidentali alle parti basse. Per questo motivo i pugili indossano la cosiddetta conchiglia, per proteggere le zone genitali del corpo.
La struttura si indossa sopra le mutande ed è composta da un elastico in vita e due che passano sotto le gambe. Nella zona inguinale è presente una tasca, al cui interno va inserita una sagoma in plastica a forma di conchiglia. Negli incontri ufficiali viene utilizzata una variante con la chiusura a corda.
Nella versione maschile la conchiglia è in plastica rigida e ha un forma più curva, mentre in quella femminile è imbottita e rivestita in pelle.
Il paraseno
Oltre a quelle menzionate finora, nella boxe femminile viene utilizzata una protezione specifica per proteggere una parte del corpo molto sensibile: il paraseno. Ne esistono diversi modelli, dal reggiseno rinforzato (per una maggiore mobilità) al paraseno con corpetto addominale (per una maggiore protezione).
Nella boxe è obbligatorio soltanto in alcune competizioni amatoriali, non in ambito professionistico, e non può proteggere zone del corpo che non possono essere colpite dall’avversario. Inoltre, non deve avere parti metalliche, eccezion fatta per la chiusura presente sul retro.
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