Se l’incontro di domani sera fosse un’immagine, sarebbe quella di un bivio in salita.
Un bivio perché la vittoria porterebbe Whyte dritto ad AJ, ma la sconfitta sarebbe la fine della sua carriera ad alti livelli.
La salita, invece, dipende dal fatto che a 35 anni, dopo una carriera fatta di battaglie selvagge , non c’è niente di facile. La boxe chiede tantissimo, al fisico e alla testa; sicuramente l’esperienza è dalla parte di Whyte, ma che postumi lascia questa esperienza?
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Quanto lo hanno scalfito le guerre con Rivas, Parker, Chisora e Povetkin? E quanti danni ha fatto il durissimo KO subito sei mesi fa da Tyson Fury ? Il tema è proprio questo: se Whyte è ancora lui, rimane uno dei pugili più pericolosi in circolazione. Aggressivo, potente e perfino distruttivo , se trova il colpo giusto. Se, invece, il peso del suo percorso comincia a piombargli sulle spalle, domani rischia tanto.
Jermaine Franklin, dal canto suo, si trova in un’ottima posizione. Ha relativamente poco da perdere, ma il mondo da conquistare: se vince entra nei primissimi posti dei ranking e può sognare match grandiosi.
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Lo chiamano 989 Assassin , ma al di là della violenza del soprannome, le sue carte migliori sono la velocità di braccia e la precisione. Parte sfavorito, ma le quote sembrano non tenere conto di alcuni fattori importanti: il suo ottimo background dilettantistico e tre buone vittorie prima della pandemia.
È vero: non è mai stato protagonista di un match duro ad alti livelli, ma non è detto che sia un handicap: essere integri , nel corpo e nella mente, al contrario, è sempre un valore aggiunto. Specialmente contro un veterano come Whyte.
Riassumendo: Whyte è costretto a vincere, Franklin ha davanti a sè l’occasione della vita. Massimo inglese contro massimo americano, a Londra… con Anthony Joshua nel mirino! La Grande Boxe è su DAZN!