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Calcio

"Da dimenticare", "Ancora una volta non all'altezza": le pagelle francesi a Donnarumma

Alessandro Grandesso
"Da dimenticare", "Ancora una volta non all'altezza": le pagelle francesi a DonnarummaN/A
Bocciatura, con speranza. Perché molto credito, in questa stagione, Gianluigi Donnarumma se l'è comunque guadagnato con parate e interventi decisivi, partita su partita, spesso per puntellare gli svarioni difensivi dei suoi e tirar fuori dai guai il Psg, magari malmenato da avversari anche di basso rango. Ieri, però, serviva restare su quella direzione, e invece l'azzurro ha sbagliato imbocco e si è ritrovato nelle lande delle peggiori serate di Champions. Il fantasma di Bernabeu 2022 rimane nell'armadio, ma i voti sono comunque drastici per il portierone, bocciato all'unanimità anche dai media francesi.  Stavolta, contrariamente al 2022, Gigio “ha la possibilità di rifarsi al ritorno”. Altrimenti, aggiunge il quotidiano, “il Psg può sempre ricordarsi che semifinale (2021) e finale (2020) di Champions le ha disputate con Navas in porta, ieri in panchina”. Leggermente più clemente il quotidiano della capitale, Le Parisien: voto 3,5. E la solita analisi dei tre errori su ogni rete catalana: “Troppo per una serata dal genere, in cui “il grande Donnarumma” ha perso della sua “superbia”. Scende a tre anche Le Figaro che allarga la responsabilità della sconfitta al reparto: “In serate come queste ogni errore si paga cash, e come tutti i suoi colleghi di difesa, la prestazione dell'italiano è stata troppo debole. Partita da dimenticare”. Al solito più dura la posizione di RmcSport attraverso i vari opinionisti che si riassume in un “niente più scuse”. Martedì a Barcellona, tocca a Gigio dimostrare tutto il suo valore. Partiamo dall'Equipe. Il quotidiano ha la mano pesante: tre in pagella. Il nostro quattro in realtà (la sufficienza francese parte dal 5). Il primo commento è duro: “Ancora una volta, il portiere italiano non ha saputo mettersi all'altezza dell'evento: una cattiva abitudine quando arriva la primavera europea”. Il tutto in un confronto con Ter Stegen, decisivo in ognuna delle sue parate, ma anche con lo stesso Gigio, visto che finora l'azzurro aveva realizzato “la miglior stagione in carriera”. Il voto, molto basso, è dovuto alla sua complicità in ciascuno dei tre gol del Barcellona: dall'uscita “catastrofica” sul primo al rinvio regalato sul secondo, fino alla non-uscita sul corner del terzo gol. L'Equipe solleva interrogativi anche sui “progressi inesistenti del gioco di piede” o “sulle doti mentali”, ma valgono anche per molti altri suoi colleghi che “non hanno trovato le risorse per reagire”.