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Calcio

Abraham, il Chelsea e la Youth League: quel filo che lega Abraham a Tomori e Loftus-Cheek

Michele Antonelli
Abraham, il Chelsea e la Youth League: quel filo che lega Abraham a Tomori e Loftus-CheekN/A

Quello strano filo del destino potrebbe riportarli a Milano. Di nuovo insieme, stavolta tra i grandi. Nove anni dopo il trionfo con il Chelsea in Youth League, quella Champions dei giovani che fu il trampolino delle loro carriere. Tomori e Loftus-Cheek si sono ricongiunti dodici mesi fa, Abraham potrebbe (forse) raggiungerli a breve. Dipenderà dal mercato, da occasioni pronte a mettere tutti d'accordo. Il Milan, la Roma e l’attaccante. Il viaggio di Fikayo, Ruben e Tammy ha incontrato tappe simili. Il bello è che sono diventati grandi a Londra, facendo amicizia da bambini per poi vivere insieme tutta la trafila nelle giovanili. Soprattutto gli anni tra l'Under 18 e l'Under 21, l’equivalente della Primavera in Italia.

Qui il tecnico era mister Adrian Viveash, uno che da allenatore si è legato soprattutto al vivaio del club londinese, tirando su diversi talenti dal 2008 al 2017 e plasmando personalità pronte a spiccare il volo. Tomori, Loftus-Cheek ed Abraham a un certo punto hanno aperto le ali verso l’Italia, ma il percorso verso il mondo dei grandi è iniziato per davvero in quella stagione poi messa in cornice. Tomori gioca tutte le partite di Youth League, saltando solo la finalissima contro lo Shakhtar, vinta 3-2 dagli inglesi. Anche Loftus-Cheek è un pilastro: le statistiche raccontano 7 partite giocate, impreziosite da 2 assist. Il centrocampista salta ottavi e quarti, poi torna a disposizione per la supersfida alla Roma in semifinale e contro gli ucraini, all’ultimo atto. Con i giallorossi finisce 4-0 e nel tabellino dei marcatori entra pure Abraham.

Tammy viene mandato in campo al 75’ al posto di Musonda e mette il punto esclamativo sul poker, a una manciata di minuti dalla fine. Prima di quella partita realizza anche 3 gol nella fase a gironi, nel 7-0 esterno contro il Maribor e nel 5-0 rifilato a domicilio allo Sporting Lisbona (doppietta). Tomori, rossonero dal gennaio 2021, ha raccontato un anno fa il suo ruolo per convincere Loftus Cheek ad abbracciare l’Italia: "Avevo parlato con lui prima della firma e sono sicuro della sua qualità. È mio amico, sono il suo traduttore”. D’altronde, in Inghilterra i due prendevano l’autobus insieme per andare agli allenamenti in pomeriggi spensierati. Il centrale è stato decisivo anche nella scelta di Abraham di andare alla Roma, tre anni fa: “Quando Tammy mi ha detto che era vicino alla firma, gli ho parlato molto bene del campionato. Sentivo che avrebbe migliorato il suo modo di giocare”. Qui il legame è ancora più solido e la spia la fa il profilo Instagram del difensore: una delle prime foto pubblicate è proprio insieme alla punta e risale all’Under 8 del Chelsea. Sorrisi, occhi pieni di speranze e una didascalia emblematica: “My brother since day 1”. “Mio fratello dal giorno 1”. Probabile che una chiamata di Fikayo sia già partita.

Fonte: gazzetta.it