Francesco Acerbi ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni ufficiali della Lega Serie A:
Le parole di Acerbi
"Mi vedo ancora calciatore per tanti anni, dipende un po’ dalla testa che c’è. Ho vissuto sei o sette anni di cose belle e brutte. Sono un buon osservatore, capisco un po’ il giocatore e mi piace anche stare insieme a loro. Quindi mi piacerebbe fare l’allenatore.
Prima della malattia ero un ragazzo, dopo ovviamente un altro. Prima stavo perdendo tutto quello che potevo perdere, dopo mi è arrivata una seconda possibilità e ho cercato di sfruttarla nel migliore dei modi”.
Vialli un esempio
“Ogni volta che parlava era una lezione di vita: era impressionante. È una di quelle persone che se parla ti ci incolli davanti e speri che non smetta mai di parlare. Aveva un altro livello umano”.
Record di 149 presenze consecutive in Serie A TIM
“Il record è stato bello finché è durato. Dopo la doppia ammonizione immeritata a Napoli l’arbitro mi chiese scusa, mi pare fosse Rocchi”.
Sassuolo, Lazio e Inter
“Quando ero al Sassuolo mi chiamò Ranieri per portarmi al Leicester e altre squadre importanti ma ho sempre detto di no perché la famiglia Squinzi mi è sempre stata vicino. Ho tanta riconoscenza in loro. Poi è arrivato un punto in cui ho detto ‘ok, mi ha chiamato la Lazio e vado'.
Con Inzaghi ho un rapporto buono ma è sempre un rapporto tra allenatore e giocatore, un rapporto che ogni giocatore deve avere col proprio allenatore. Quindi quindi c’è rispetto e ho molta stima, lui mi dà fiducia ed io cerco sempre di ripagarla”.
Prima soddisfazione all'Inter? Lo sgambetto al Napoli. Sapevamo che c’erano già tanti punti di distanza, però non era insormontabile. Poi da lì abbiamo perso punti e adesso siamo lì a rincorrere il secondo posto e cercare di entrare in Champions perché per colpa nostra in campionato si sta facendo di meno.
Derby? È sempre bello vincere il derby o vincere un trofeo con un derby. Sono belle sensazioni quando vinci, è quando perdi che è un disastro.
A Salerno ci sarà una bolgia. La Salernitana è una buona squadra, gioca bene. Adesso sono tutte finali per noi perché sono tutte difficili. Abbiamo perso con l’Empoli, abbiamo pareggiato col Monza, abbiamo perso con lo Spezia… La partita di Salerno è come una finale, come tutte in campionato adesso”.