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Calcio

Chi è Alexis Blin, il capitano del Lecce che sta guidando i salentini verso la missione permanenza in Serie A TIM

Ilaria Alesso
Chi è Alexis Blin, il capitano del Lecce che sta guidando i salentini verso la missione permanenza in Serie A TIMGetty
Tutto quello che c'è da sapere sul giocatore francese, dal 2021 in Salento e già capace di instaurare un profondo rapporto con la terra, i tifosi e la società.

Quando la classica eleganza francese si mescola con il calore del Sud Italia, il risultato non piò che essere eccezionale. Così come eccezionale è l’italiano che padroneggia e parla Alexis Blin, perno del Lecce dal 2021 e giocatore dalle notevoli qualità in campo.

Alexis Blin, la carriera

Alexis Blin nasce a Le Mans il 16 settembre 1996. Inizia la sua carriera da calciatore proprio nelle giovanili della squadra della sua città, per poi trasferirsi a Tolosa. Qui, nel 2015, debutta in Ligue 1. Nel settembre del 2018, dopo 92 presenze totali e un gol con la maglia del Tolosa, passa all’Amiens. Tra Ligue 1 e Ligue 2 mette a segno quattro gol in tre stagioni, l’ultima indossando anche la fascia di capitano. 

L'arrivo al Lecce

La voglia di imparare un nuovo stile calcistico, insieme a quello di conoscere una nuova lingua, lo porta a chiedere al suo procuratore di trovargli una squadra fuori dalla Francia. Dall’Italia arriva l’offerta del Lecce, quel momento in Serie B. Alexis non ci pensa due volte e decide di andare in Puglia: “La scelta è stata molto veloce. Non sapevo nulla del Lecce, ho guardato su internet come erano piazza, stadio e centro sportivo. Ho sentito buone sensazioni e sono partito. In Serie B ho trovato un gruppo straordinario. Mi sono sentito subito bene. Ho imparato la lingua velocemente, ho vissuto promozione e salvezza ma se devo scegliere quale delle due mi ha lasciato più emozioni, dico la salvezza alla penultima giornata contro il Monza”.

Non è stata una stagione semplice per il Lecce, capace di vincere contro Lazio, Salernitana e Genoa nelle prime 5 giornate per poi sprofondare in un vortice di sconfitte e pareggi. Il ko contro il Verona è costato l’esonero a Roberto D’Aversa a causa del suo gesto nei confronti di Henry. Al suo posto è arrivato Luca Gotti: “Quando è arrivato ci ha detto di rimanere sereni” ha raccontato Blin a DAZN Talks, “abbiamo lavorato subito tutti insieme. Abbiamo fatto una bella settimana prima della Salernitana e all’Arechi abbiamo fatto una vera partita di squadra”.

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Tra mental coach e famiglia in vista del rush finale

Parola d’ordine nella vita e nel calcio, per Blin è “tranquillità”. Ma non è stato sempre così per il francese che da qualche anno si affida ad un mental coach, una figura sempre più presente nello sport: “Per me il calcio è tutto, insieme alla mia famiglia. Porto sempre tante attenzioni, prima erano troppe e questo non mi aiutava. Alcuni anni fa ho deciso di parlare con un mental coach per vedere il calcio più come una gioia. Adesso lavoro con più serenità. Ho lavorato tanto sulla respirazione perché aiuta a rilassarti. Miglioro tanto ogni giorno, mentalmente e sul campo. Faccio anche meditazione. Quando ero giovano pensavo che non avessi bisogno di nessuno nella mia vita. Nel tempo ho accettato il fatto che una persona ti può aiutare. 

Legatissimo alla sua famiglia, Alexis Blin è sposato con Jessica e ha una bambina di un anno e mezzo, Carla: “È nata a Lecce, qualsiasi cosa succederà, avrò sempre un rapporto speciale con questa città. Quando avrà tre anni, potremo richiedere la Nazionalità italiana. Ci penseremo”.  Carla adora la danza e quando in casa la mamma mette l’inno del Lecce, la piccolina muove la mano a ritmo di musica. Lo stesso inno che Blin canta sempre nel tunnel al Via Del Mare a pochi minuti dall’inizio della partita.

Al rientro dalla sosta, Roma e Milan. Poi altre sette partite per raggiungere la salvezza: “Dopo la vittoria di Salerno, siamo artefici del nostro campionato. Dobbiamo essere sicuri in campo, che possiamo fare una grande partita. Ho fiducia nella nostra squadra perché siamo giovani ma lavoriamo tanto. Con questo spirito faremo le cose fatte bene in futuro”.