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Juventus in ritardo: Allegri sa come rimontare

Redazione
Juventus in ritardo: Allegri sa come rimontareDAZN
Non è la prima volta che Allegri parte male in carriera: è ancora troppo presto per escludere la Juventus dalla corsa Scudetto.

Non è stato l'inizio di campionato che ci si aspettava. Non se lo aspettavano i tifosi, non se lo aspettava Allegri, non se lo aspettavano i giocatori.

Con un punto dopo le prime tre giornate di Serie A TIM, la partenza della Juventus desta inevitabilmente qualche preoccupazione. La strada è ancora lunga, ma il passato insegna.

I precedenti del 2008-09 e del 2015-16

Non è la prima volta che una squadra allenata da Allegri parte a rilento. Nel 2008-09, quando l'allenatore toscano era al primo anno sulla panchina del Cagliari, furono addirittura 5 le sconfitte nelle prime 5 giornate. A regalare il primo punto ai sardi fu un pareggio contro il Milan, vero punto di svolta di quella stagione. 

Massimiliano Allegri, allenatore Juventus 2021-2022

Allegri riuscì in quell'anno a tenersi stretta la panchina nonostante l'inizio difficilissimo e la presenza di Massimo Cellino come presidente.

L'attuale presidente del Brescia è un presidente noto per le sue ambizioni, ma anche per la facilità con cui cambia gli allenatori. In quel caso, la scelta di confermarlo si sarebbe poi rivelata decisiva. 

Il 31 gennaio 2009 il Cagliari riuscì a vincere anche a Torino contro la Juventus, un successo che in casa dei bianconeri mancava da 41 anni, dal 1968.

In quella stagione, i sardi arrivarono anche in zona Coppa Uefa, salvo poi chiudere al nono posto. Un risultato comunque più che buono per una squadra che aveva iniziato con 0 punti nelle prime 5 partite. 

Nessuna vittoria dopo tre giornate, poi lo Scudetto

L'altra grande rimonta nella carriera di Allegri è quella del 2015-16. Anche in quel caso, come quest'anno, dopo tre giornate di campionato, la Juventus non aveva ancora vinto una partita. Era una squadra reduce da un'estate di profonda rivoluzione. 

Dopo aver trovato la vittoria soltanto alla quarta giornata con il Genoa, dopo la sconfitta con il Sassuolo a fine ottobre, i bianconeri si sarebbero poi ritrovati addirittura a 11 punti dalla vetta. Una distanza che sarebbe stata ampiamente cancellata. 

Giogio Chiellini, rinnovo con la Juventus, capitano bianconero fino al 2023

In quella stagione, una volta sistemata la difesa con la BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini) e Buffon, in quel campionato ci fu anche il record di imbattibilità per la Serie A TIM, prima del trionfo in campionato e una statistica impressionante. Dalla sconfitta con il Sassuolo, la Juventus vinse 24 partite su 25 giocate. 

Il futuro di questa Juventus

Bisogna essere anche realisti: la Juventus del 2015-16 era più forte di questa. Non tanto sotto l'aspetto tecnico, quanto mentale. Quella era una squadra reduce da quattro Scudetti di fila, questa ha conquistato il quarto posto soltanto all'ultima giornata. 

Poi c'è Ronaldo. La partenza di CR7 è comunque un addio pesante. I numeri bianconeri del portoghese non mentono e qui entra in gioco Dybala. All'argentino il compito di diventare il simbolo della Juventus, un momento atteso sin dal suo arrivo a Torino nel 2015. 

Paulo Dybala-Juventus-2021-09-12

La notte da sogno contro il Barcellona di Messi l'11 aprile 2017 è stato il momento più alto della Joya in bianconero e, da uno come lui, ci si aspetta serate simili più spesso. Suo fedele scudiero può essere Federico Chiesa che, dopo un grande Europeo, vuole diventare protagonista anche con la maglia juventina.

Insomma, gli elementi per rialzarsi ci sono tutti, senza dimenticare che, anche ad uno come Allegri, serve tempo.

Nel 2015, una volta sistemata la difesa, arrivò lo Scudetto. Per costruire un'impresa simile, bisogna ripartire dalle fondamenta.