Christian Pulisic è un lucky charm. Un portafortuna. In inglese si dice così, e quindi tanto vale tradurglielo anche in italiano. Fargli capire che è una sorta di amuleto. Quando segna lui, il Milan vince (quasi) sempre. Dieci gol stagionali e nove successi a referto. Soltanto a Monza non è riuscito ad arpionare i tre punti, anche se ci è andato vicino: entrato sul 2-0 per biancorossi, ha confezionato l’assist per il 2-1 e la rete del 2-2, salvo poi assistere al naufragio della nave dopo aver urtato due scogli, Bondo e Colombo. Bastava aspettare tre giornate. Contro l’Empoli ha siglato la rete da tre punti con un sinistro strozzato e poi deviato da Luperto. Anche qui la buona sorte l’ha indirizzato sulla giusta via, come ribadito dallo statunitense nel post partita: “Sono stato un po’ fortunato, è vero, ma alla fine ciò che conta sono i tre punti”.
Pulisic, da solo, ne ha portati nove. Uno specialista. Con l’Empoli è arrivato il terzo 1-0 firmato da lui dopo Genoa e Sassuolo. Una rinascita dopo annate ombrose dove c’era tutto – la piazza, il grande club, l’allenatore di livello, il campionato -, tranne la testa. CP11 non segnava così tanto dalla stagione 2019-20, la prima al Chelsea agli ordini di Lampard: 11 gol tra campionato e coppe, nove di questi in Premier League. Ora è a quota otto in Serie A (dieci stagionali), con sei assist all’attivo. In carriera non aveva mai toccato questi numeri. Neanche ai tempi di Dortmund, gli anni migliori della sua carriera, quando lo chiamavano golden boy. Accentratore. Il gol, tra l’altro, arriva dopo una settimana di polemiche per via di quel pallone giocato all’Olimpico contro la Lazio, con Castellanos a terra. Ha ricevuto minacce e insulti sui social: “Non avevo intenzione di fare nulla del genere – ha precisato a Dazn - Chi mi conosce lo sa. Gli altri possono dire cosa vogliono”.
Il filotto di gol e vittorie è iniziato alla prima giornata, contro il Bologna, ed è proseguito con Torino, Lazio, Genoa, Frosinone, Sassuolo, Empoli, Newcastle e Slavia Praga. I “grazie” vanno distribuiti tra Pioli e la società: “Mi sento in grande forma – ha raccontato Pulisic, con un sorriso grosso così - sto vivendo una delle migliori stagioni della mia carriera. Tutti mi danno grande fiducia. Lo staff, l’allenatore, i compagni, i tifosi, la città”. Pioli ne ha lodato la continuità e l’intelligenza: “Non ha mai giocato così tanto come quest’anno. Ci dà qualità, intensità, movimenti. È un giocatore davvero importante”. Ormai se ne sono accorti tutti. “Lucky charme”. Portafortuna. Lo dicono i gol.
Fonte: Gazzetta.it