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Calcio

Ancelotti: "La felicità arriva solo se vinci un titolo". E poi scherza coi giornalisti...

Filippo Maria Ricci
Ancelotti: "La felicità arriva solo se vinci un titolo". E poi scherza coi giornalisti...N/A
Sofferenza, sollievo e felicità. Intorno a questi stati d’animo gira la miglior risposta di Carlo Ancelotti nella conferenza stampa di presentazione di Real Madrid-City, terza sfida consecutiva tra le squadre che hanno vinto le ultime due Champions. Hanno chiesto a Carlo se dopo tanti anni si fa prendere ancora dal nervosismo prima delle partite. “Sì, molto. A livello personale le ore prima della partita sono una sofferenza, così come la sconfitta. L’altro giorno pensavo una cosa: se la sconfitta è una sofferenza, la vittoria è la felicità? No, mi sono detto, è un sollievo. La felicità arriva se vinci un titolo, la vittoria singola porta sollievo nei giorni successivi, ti senti più felice e contento, ma la felicità arriva solo con un trofeo. Detto questo la sofferenza, la pressione e lo stress fanno parte del nostro lavoro, ti tengono vivo e personalmente per me sono come un carburante”.  Per il resto Carlo si è impegnato a dire che OGGI non s’inventerà nulla, visto che lo scorso anno a Manchester la sua creatività non ha pagato: il City vinse 4-0 e andò in finale contro l’Inter. “La formazione è facile da prevedere - ha detto a un collega - al massimo puoi sbagliarti su un giocatore”. L’unico dubbio è sul compagno di Rudiger in mezzo alla difesa, con Tchouameni in vantaggio su Nacho. “L’importante rispetto allo scorso anno è giocare con coraggio e personalità, due qualità che ci sono mancate in quella partita. Poi dipenderà dalle qualità individuali, ci sono tantissimi giocatori di alto livello che rendono questa sfida tanto attrattiva. Se siamo superiori? Sarà superiore chi approderà in semifinale”. Per proseguire la corsa al titolo, l’unica cosa che garantisce la felicità, e non il semplice sollievo. Per lo sconfitto, sofferenza.