Parte la nuova Champions e Carlo Ancelotti, il re della competizione, ne approfitta per lanciare un appello ai vertici del calcio perché riducano il numero di partite, che invece continuano ad aumentare. Lo fa come di consueto con grazia ed educazione, ma le sue parole non possono essere ignorate. Nella conferenza stampa di presentazione di Madrid-Stoccarda di domani hanno chiesto a Carlo dei tanti infortuni che stanno colpendo il Madrid.
La risposta è stata diretta: “È una cosa che non possiamo controllare – ha detto Ancelotti –. Ci proviamo, ma non possiamo fare molto: il calendario è troppo esigente. Domani inizia una nuova competizione e vediamo come andrà, magari sarà più divertente di prima ma al momento abbiamo una sola certezza, che dobbiamo giocare due partite in più. Se gli organismi di comando del calcio non iniziano a pensare che i giocatori si fanno male perché si gioca troppo abbiamo un problema. Chiedo che facciano una riflessione sulla riduzione del numero di partite per avere competizioni più attrattive”.
E poi, più avanti, un esempio pratico. “Un tempo in estate avevamo 5 settimane per lavorare coi giocatori e prepararli fisicamente per la stagione. Quest’anno abbiamo avuto alcuni elementi il 9 di agosto, a pochi giorni dalla prima sfida ufficiale. Partendo dal 9 agosto le 5 settimane scadono in questi giorni quindi stiamo terminando la preparazione, solo che in queste 5 settimane abbiamo già giocato 6 partite. Sono soddisfatto, magari ci manca qualche punto in Liga ma stiamo bene e sono sicuro che saremo competitivi”. Però è evidente che i tempi di preparazione si sono ristretti e quelli della competizione si sono allargati. Ancelotti ha parlato e la sua è una voce più che autorevole, la palla passa a chi ha in mano un calendario sempre più intasato.
Fonte: gazzetta.it