Alzare il livello è difficile. Nel senso che ormai l’Atalanta, vincendo l’Europa League e qualificandosi per la prossima Champions, ha sempre meno spazio tra sé e il cielo. In più nella prossima stagione sarà impegnata in cinque competizioni. La rosa dovrà per questo accrescere la sua qualità e la sua quantità. La famiglia Percassi, Stephen Pagliuca e l’area tecnica del club sono al lavoro da tempo per individuare i giocatori più utili alla causa bergamasca. Intanto però guardano nel cortile di casa e abbracciano forte Teun Koopmeiners. L’olandese, anche nella finale di Dublino, ha dimostrato di essere un giocatore di altissimo livello. La valutazione che ne fa l’Atalanta è di 60 milioni. Solo per cifre strepitose la proprietà si metterà seduta a un tavolo per ascoltare quel che hanno da dire gli interessati. Al momento la situazione è fluida, non c’è una strada netta tracciata sul futuro dell’olandese (trequartista nel presente, centrocampista nel futuro). Bisognerà anche capire la volontà di Teun. Sapendo che la società può offrirgli quel palcoscenico a cui lui ambisce.
La qualificazione alla Champions è realtà nuovamente a Bergamo, per la quarta volta sotto la gestione Gasperini. E l’olandese, affascinato dal Liverpool e corteggiato dalla Juventus, valuterà con elementi robusti l’idea di restare. Conosce l’ambiente, l’ambizione dell’allenatore e della società. Intorno a lui e a Ederson, l’altro grande oggetto del desiderio dei principali club europei (a gennaio si fece avanti il Newcastle), può nascere l’Atalanta che migliora stagione dopo stagione. In questi anni il club ha venduto e creato plusvalenze in maniera continua e proficua. Ha irrobustito le già forti radici societarie. Se la Dea è diventata un modello anche finanziario, lo si deve a questa gestione.
Adesso, con la prima vittoria (peraltro internazionale) potrebbe anche cambiare leggermente la filosofia. Ed ecco allora che l’Atalanta per alzare il livello potrebbe scegliere di non vendere i pezzi di prima fascia. Qualcuno andrà sacrificato ovviamente, magari Alexey Miranchuk che nel pacchetto offensivo potrebbe essere destinato ad avere meno spazio. Perché lì davanti sarebbero previsti gli interventi più ingenti. Un attaccante “pronto”, non da costruire (o ricostruire) come è successo nel recente passato. Uno da affiancare a Scamacca sia dal punto di vista tecnico sia da quello gerarchico. Un attaccante più esterno, uno alla Lookman, il contraltare dell’anglo-nigeriano eroe di Dublino sul lato opposto. E un secondo giocatore offensivo su cui invece si possa investire tempo per farlo crescere (un altro Rasmus Hojlund, inteso come età). In tutto questo resterà Touré che però per caratteristiche non è un centravanti, ma un giocatore da inquadrare meglio. Poi si andrà a caccia di due esterni. Entrambi di prima qualità, subito utilizzabili per tenere alto il livello del gioco di Gasperini.
L’Atalanta cercherà di mettere a disposizione dell’allenatore piemontese due nuovi titolari per ruoli delicati come quelli degli esterni. Zappacosta ha fatto bene in questa stagione e Ruggeri è un giovane che è cresciuto con l’esperienza internazionale. Il piano è aggiungere a loro altri due tasselli per ampliare la scelta. Da valutare poi chi già c’è, per esempio Holm. Non ha giocato molto anche per via di un infortunio, ma Gasperini ci ha lavorato intensamente settimana dopo settimana e non vorrebbe pensare di aver speso un anno per niente. Lo svedese non è fuori dal progetto, anzi. Infine si cercherà anche un difensore: il finale di stagione ha visto il reparto in sofferenza per la concomitanza di alcuni infortuni. La volontà è non farsi trovare impreparati. C’è materiale in questa rosa che può continuare a crescere e crescerà con l’aumento anche della concorrenza interna. Ed è ciò che gradirebbe lo stesso Gasperini. Le permanenze di Koopmeiners e Ederson sarebbero propedeutiche per rilanciare ancora il ciclo Atalanta, sempre dinamico. L’olandese avrà anche l’Europeo, il brasiliano proverà l’ebbrezza di giocare la Coppa America. Vetrine internazionali che aumenteranno le visibilità e accresceranno anche le esperienze. Per tornare a Bergamo e metterle al servizio della squadra.
Fonte: gazzetta.it