La finale di Coppa Italia persa contro la Juventus all'Olimpico ha lasciato all'Atalanta una chiara indicazione: senza Gianluca Scamacca il motore della squadra gira in modo diverso rispetto a quando il bomber classe '99 è al centro dell’attacco. Un altro come lui in rosa non c'è, che abbia le sue caratteristiche, la sua presenza dentro l’area, la sua capacità di impegnare i difensori avversari nel corpo a corpo e giocare d’appoggio coi compagni vicini. Ecco perché l'infortunio occorso al Tardini finisce inevitabilmente per cambiare anche quelle che sono le strategie del mercato estivo nerazzurro. Perché se prima il vice-Scamacca era una necessità da valutare anche in base alle occasioni, ora è un'urgenza.
Tra nove giorni l'Atalanta sfiderà il Real Madrid a Varsavia e il ventaglio di soluzioni a disposizione di Gian Piero Gasperini inevitabilmente è finito per ridursi. Nella sopracitata sfida alla Juve optò per il tandem De Ketelaere-Lookman, puntando ad approfittare degli inserimenti di Pasalic e Koopmeiners coperti da De Roon a centrocampo. Una soluzione che non ha trovato compimento soddisfacente anche per "colpa" del gol di Vlahovic che dopo pochi minuti ha indirizzato il risultato in favore dei bianconeri, ma che verosimilmente potrebbe essere riproposta. Va quindi da sé che, con il futuro dell'ex Almeria - finora acquisto più costoso della storia nerazzurra - già da qualche settimana da considerarsi in dubbio, sul mercato l'Atalanta si trovi a dover rientrare prepotentemente sul mercato alla ricerca di nuovi profili che possano non far rimpiangere il nuovo numero 9 nerazzurro, che proprio quest’estate ha ereditato il numero da Muriel.
Si erano già valutati numerosi profili per quanto riguarda la possibilità di aggiungere un'altra punta "pura", tra i tanti il 2004 islandese Oskarsson, in forza al Copenhagen, che di recente ha rinnovato ma non per questo potrebbe muoversi. Anche se ora il profilo giovane potrebbe non bastare più: la Dea ha bisogno di certezze, come era Scamacca. La cui assenza dopo 24 ore si sta già facendo sentire. Come soluzioni temporanee verranno valutate anche le idee di Zaniolo e Pasalic come "falsi 9", cosa che entrambi hanno già fatto non senza fatica. Anche perché nella testa del tecnico di Grugliasco c’è una convinzione che riguarda El Bilal Touré ed è la stessa di De Ketelaere e Lookman: neanche il classe 2001 è visto come un vero "numero nove", piuttosto una seconda punta, una "via di mezzo". Uno che è più funzionale da affiancare a Scamacca piuttosto che rimpiazzarlo, anche se in alcune occasioni lo ha sostituito. Portando però le sue caratteristiche di spunto, attacco alla profondità, velocità. Insomma, ridisegnando anche un po’ la fisionomia della squadra.
Fonte: gazzetta.it