Il rush finale di mercato dell’Atalanta inizia - ma non finisce - con un doppio colpo. Lunedì mattina alla clinica La Madonnina di Milano è arrivato Juan Cuadrado, per svolgere le visite mediche di rito e iniziare la sua nuova avventura con un altro nerazzurro addosso, dopo la scorsa stagione all’Inter in cui è diventato campione d’Italia per la sesta volta in carriera (le altre cinque con la Juve). Preso a parametro zero dopo la scadenza di contratto con il biscione, il colombiano classe 1988 firma per un anno e porta a Zingonia quell’esperienza che forse con le cessioni di giocatori ‘storici’ come Palomino o Hateboer, pur con un palmarès ben diverso, la Dea aveva perso. In più, con le sue 59 presenze in Champions League, garantisce abitudine a giocare su certi palcoscenici. Lo scorso anno ha totalizzato 12 presenze, condizionato da un problema al tendine d’Achille che ha risolto con un’operazione, prima di tornare in campo per la coda finale della stagione.
E non sarà il solo che in queste ore farà capolino alla Madonnina, visto che è atteso tra oggi e domani anche Rui Patricio: il portiere ex Roma, anche lui 36enne e anche lui svincolato dopo la scadenza del 30 giugno scorso, è arrivato in Italia nella serata di domenica. Sbarcato a Malpensa, si attende solo la definizione totale dell’affare Musso-Atlético Madrid per procedere al suo innesto come nuovo vice Carnesecchi tra i pali nerazzurri. Come Cuadrado, anche per lui il contratto sarà di un anno. Porta le sue oltre 800 presenze tra i professionisti, che lo hanno portato anche sul tetto d’Europa con la sua nazionale Cuadrado e Rui Patricio mettono a posto il discorso su corsie e porta, ma sono ancora tanti i fascicoli aperti sulle scrivanie degli uffici dei dirigenti dell’Atalanta. A partire dalla difesa, con la pista Becao un po’ più fredda ma sempre viva, per poi spostarsi a centrocampo e in attacco, dove non è escluso ci siano altri innesti dopo la sempre più probabile uscita di Koopmeiners. “Siamo vigili sulle occasioni da sfruttare” ha detto Luca Percassi a Dazn. Ogni scenario è ancora aperto
Fonte: gazzetta.it