L’eco dei festeggiamenti sta lasciando spazio ai rumori dei pensieri per la prossima stagione. Dall’Atalanta che festeggia l’Europa League e la qualificazione alla prossima Champions si passa all’Atalanta che pianifica la stagione in arrivo. La famiglia Percassi e Stephen Pagliuca insieme con Gian Piero Gasperini stanno analizzando i giocatori che potrebbero fare comodo per alzare ancora il livello della rosa. Intanto i profili: due difensori, un esterno, due attaccanti e il punto interrogativo in mezzo al campo.
Partiamo dai difensori. L’infortunio di Giorgio Scalvini obbliga la Dea a inserire due elementi in difesa. Visto che perderà tutta la prima parte della stagione, servono due profili in grado di giocare subito titolari. In rosa ci sono Hien, Kolasinac e Djimsiti, il capitano Toloi e il giovane Bonfanti: normale dunque ampliare le rotazioni e inserire due elementi. Uno dei quali potrebbe essere Arouna Sangante. Senegalese, capitano del Le Havre (il più giovane dell’ultima Ligue 1), nato nel 2002. Un profilo seguito per tutto l’anno anche per la duttilità che lo può portare a muoversi anche lungo la fascia destra. Sull’esterno l’Atalanta potrebbe andare a spingere più sul versante sinistro. L’idea di riportare a Bergamo Robin Gosens dall’Union Berlino non è campata per aria. Su di lui si sono mossi anche Bologna e Lazio, ma l’Atalanta avrebbe una corsia preferenziale nel caso lo rivolesse davvero. Gosens è molto legato al capoluogo bergamasco e il fatto di giocare la Champions gli offrirebbe un’altra opportunità di disputare la coppa più scintillante. A destra aperto il discorso con lo Spezia per il riscatto di Holm (ne parliamo in un’altra pagina).
Capitolo attaccanti. Con El Bilal Touré che viene considerato una seconda punta, l’Atalanta cerca una prima punta in grado di fare da vice-Scamacca. Orri Oskarsson, 2004 del Copenaghen, potrebbe essere una buona soluzione. Talentuoso, un po’ come Rasmus Hojlund, non arriverebbe con il peso di dover giocare a tutti i costi. E poi la ricerca si sposterà su un attaccante con caratteristiche diverse, con qualità nei piedi, un elemento che possa inserire caratteristiche non presenti in questa rosa. Questa casella molto probabilmente verrà liberata dalla cessione di Alexey Miranchuk. Un mese fa si è parlato di Nicolò Zaniolo che gradirebbe tornare in Italia: il trequartista dell’Aston Villa però è fermo per un infortunio e la Dea preferirebbe avere giocatori pronti subito. Comunque, il contatto va registrato.
Il dubbio più robusto vive a centrocampo. In quella zona gli affari sono destinati ad allungarsi nel tempo. Perché sono direttamente legati al futuro di Ederson e Teun Koopmeiners. L’olandese, che piace alla Juventus e al Liverpool, sembra essere il più vicino alla cessione. Servono comunque 60 milioni per convincere l’Atalanta a sedersi al tavolo. Sul brasiliano invece bisognerà attendere la conclusione della Coppa America. Piace, e molto, a diverse squadre della Premier (a gennaio fu il Newcastle a provarci). Ma l’Atalanta ne cederà uno solo e con questa filosofia si prepara all’evenienza. Jordan James del Birmingham (2004) sarebbe un profilo da far crescere con calma. Tra i tanti giocatori che rientrano dai prestiti, uno ha già estimatori. Si tratta di Caleb Okoli, centrale reduce dal prestito al Frosinone che è seguito da Lipsia e Salisburgo. Intanto è stato decisa la data della ripartenza: 10 luglio a Zingonia.
Fonte: Gazzetta.it