"Quando ho saputo dell'interesse dell'Atalanta non ho più ascoltato nessun altro". Nicolò Zaniolo mostra convinzione nelle sue prime parole da giocatore nerazzurro e ammette che, una volta arrivata la chiamata da Bergamo, c'è stato un solo obiettivo: raggiungere Gian Piero Gasperini. "Anche perché mio papà me l'ha sempre detto: era l’allenatore ideale per me. E questo è il passo più adatto da fare in questa fase della mia carriera", ammette, dicendosi pronto a giocare in ogni posizione: "Punta, trequartista, destra o sinistra, sono a piena disposizione". Zaniolo è reduce dalla terza operazione della sua carriera, per la frattura del quinto metatarso del piede sinistro: "Lunedì ho svolto il mio primo allenamento in gruppo: mi sento molto meglio, l’infortunio è alle spalle", dichiara, senza guardare troppo in là: "Di certo il conto dei gol è importante, ma mi pongo obiettivi a breve termine e non a lungo. Il mio focus è solo essere al 100% per la Supercoppa Europea".
Appuntamento il 14 agosto contro quel Real Madrid con cui fece l’esordio da professionista nel settembre 2018: "Non segnai, magari questa volta, speriamo…" sorride. Nicolò viene da un anno e mezzo trascorso tra Galatasaray e Aston Villa, con cui ha anche raggiunto una storica qualificazione in Champions League: "Andare all’estero mi ha fatto crescere come giocatore e come uomo, ora sono più maturo di prima. Pressioni? Non ne sento. E non credo che questa sia la mia ultima possibilità. È un’occasione, da prendere al volo". "Non temo la concorrenza, qui il livello è molto alto" prosegue parlando del livello dell’attacco nerazzurro. "Molti ragazzi li conoscevo già, con Scamacca ci vediamo anche fuori dal campo: è stato tra i primi che ho sentito". E poi: "Quando giocavamo contro l'Atalanta ero sempre impressionato dalla loro forza fisica, dal loro pressing. Era come giocare tre partite in una".
Fonte: Gazzetta.it