Error code: %{errorCode}

Calcio

Bajrami ci spaventa, poi Bastoni e Barella ribaltano l'Albania. Italia, è un bell'esordio

Andrea Ramazzotti
Bajrami ci spaventa, poi Bastoni e Barella ribaltano l'Albania. Italia, è un bell'esordioN/A
I due giocatori dell'Inter rimediano al gol subìto dopo soltanto 23 secondi: palo di Frattesi, giovedì la sfida alla Spagna

L'Italia inizia bene l'Europeo e batte l'Albania in rimonta, grazie ai gol degli interisti Bastoni e Barella. Siamo primi nel girone a tre punti, insieme alla Spagna che sfideremo giovedì a Gelsenkirchen. Ottimo il primo tempo, dopo lo shock iniziale per la rete regalata a Bajrami: gli azzurri giocano un calcio propositivo, sviluppano belle trame e creano tante occasioni. Il 2-1 all'intervallo sta stretto, molto stretto a Spalletti. Più di controllo che dominata la ripresa nella quale la stanchezza pesa: Donnarumma e compagni comunque corrono un solo brivido nel finale, su tiro di Manaj.

Forse il c.t. non è del tutto soddisfatto, ma sorride. L'esordio è vincente come tutti speravano. L'Italia è quella annunciata, sia negli uomini sia nel modulo: Spalletti difende a quattro, ma in fase offensiva arretra Jorginho per impostare, sgancia Dimarco a tutta fascia a sinistra e accentra Pellegrini che parte largo nei tre dietro a Scamacca. Tradotto in numeri si tratta di un propositivo 3-2-4-1. Nell'Albania Sylvinho preferisce tra i pali Strakosha a Berisha e punta su un 4-2-3-1 che però in fase difensiva sta tutto compatto a difesa della sua porta.

Neppure il tempo di iniziare e l'Italia è già sotto: Dimarco batte malissimo un fallo laterale, consegna palla in area a Bajrami che sfrutta l'indecisione di Bastoni e con una sassata supera Donnarumma. Il cronometro segna 23 secondi: è il gol più veloce della storia degli Europei. Incredibile, ma vero. Lo stadio è una bolgia albanese.  La ripresa inizia con gli stessi uomini e con lo stesso spartito tattico, anche se l'Albania, con Bajrami mezzala sinistra, passa al 4-3-3 per provare a limitare i danni in mezzo al campo. Chiesa con il sinistro va vicino al 3-1, ma non gli azzurri non riescono più a concludere con la frequenza della prima frazione perché i movimenti di Frattesi e Scamacca sono meno incisivi, perché la manovra è più lenta nello sviluppo e perché la pressione è meno feroce. Sylvinho cambia i due esterni offensivi, Hoxha per Asani e Laçi per Seferi, mentre Spalletti temporeggia nonostante le Aquile abbiano alzato il baricentro e l'aggressività.

A un quarto d'ora dalla fine Sylvinho si gioca anche Manaj per Broja, mentre nell'Italia fuori Chiesa e Pellegrini per Cambiaso e Cristante. Il modulo è lo stesso, ma con interpreti meno offensivi perché il primo pensiero è difendere il vantaggio. Spalletti non è soddisfatto e cambia ancora: Retegui per Scamacca e Darmian per Dimarco, ma la squadra ormai pensa più a difendere che ad attaccare e gli ultimi minuti sono troppo sofferti, con Donnarumma che devia in angolo con la schiena un tiro di Manaj. Poi il fischio finale e la prima vittoria azzurra in questo Euro 2024. Gli azzurri non perdono la bussola e iniziano a giocare come se non fosse successo niente: gestiscono il pallone con Jorginho che guida l'orchestra (mai pressato da Bajrami) e costringono gli avversari nella loro metà campo. Pellegrini da buona posizione non trova lo specchio, ma è il prologo dell'1-1 che arriva sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Dimarco appoggia per Pellegrini che crossa sul secondo palo dove Bastoni, sfilato alle spalle di Seferi, mette in rete di testa. La Nazionale si scrolla di dosso la tensione dell'esordio e non smette né di palleggiare né di andare alla riconquista "alta" della sfera. Il raddoppio lo firma Barella, con una botta dal limite di destro su tocco di Dimarco dopo un tiro di Scamacca smorzato da Djimsiti. 

È la prima volta che due giocatori dell'Inter segnano nella stessa partita di un Europeo. Nonostante sia sotto, l'Albania non pressa e gli uomini di Spalletti continuano a condurre il match, affondando con Chiesa a destra e arrivando spesso in area di rigore. Ci vogliono due parate clamorose di Strakosha per fermare Frattesi (palo) e Scamacca (respinta in angolo) per evitare il colpo del probabilmente del ko per le Aquile. Prima dell'intervallo Pellegrini non trova la porta con un colpo... di spalla su cross di Chiesa e i dati a metà incontro sono eloquenti: 71% di possesso per l'Italia, 11-3 i tiri tentati, 3-1 quelli nello specchio.

Fonte: Gazzetta.it