Un solo punto per avere la certezza matematica di arrivare tra le prime otto, ma anche la possibilità di chiudere al primo posto la fase a girone di Europa League. Piazzamento che, oltre al prestigio, darebbe anche il non trascurabile vantaggio di avere un tabellone sulla carta più agevole dagli ottavi in poi. Per questo Marco Baroni rifiuta di fare calcoli e manda in campo la Lazio migliore. Vuole chiudere il discorso qualificazione domani sera contro la Real Sociedad ed anche porre le premesse per conservare il primo posto fino alla fine. “Per noi - dice il tecnico - deve essere una partita da affrontare come se non ci fosse un domani. Giocheremo contro una squadra molto forte, con una difesa insuperabile, la migliore seconda nei 5 top campionati europei. Dovremo andare in campo con la massima concentrazione. Giocheremo per vincere, come sempre, anche perché questo è il nostro dna”. E poi c’è da dare seguito ad un cammino europeo che è stato fin qui esaltante, (5 vittorie e un pareggio).
“Vogliamo essere protagonisti in tutte le competizioni - ancora Baroni -. Abbiamo davanti a noi opportunità che dobbiamo cercare di cogliere. In partenza la stagione prevedeva un minimo di 47 partite, ma noi ne vogliamo giocare molte di più. L’Europa League è qualcosa di straordinario. Lo vedo quando faccio la formazione, i giocatori che restano fuori vorrebbero picchiarmi… È una bellissima esperienza, vogliamo restare sul pezzo”. Lazio in campo con la formazione migliore, dunque. A guidare la difesa ci sarà lo spagnolo Mario Gila, per cui la partita di domani avrà un sapore particolare, visto che l’avversario è una formazione del suo Paese. “Ma per me è una gara importante come tutte le altre - precisa il difensore -. Dobbiamo giocare bene per ottenere i tre punti e conquistare la qualificazione”.
La Real Sociedad, però, non sarà un cliente facile. “Giocano molto bene - conferma Gila -. Nascondono il pallone e sono molto forti a centrocampo. Dovremo essere concentrati e fare molto bene entrambe le fasi”. Per lo spagnolo questa si sta rivelando la stagione della definitiva consacrazione, tanto che - dopo aver fatto parte della rappresentativa under 21 del suo Paese - i tempi sembrano maturi per una convocazione in nazionale. “È il mio sogno - ammette - e mi sento pronto, vorrei centrare presto questo obiettivo”. Il presente resta però la Lazio. “Sto molto bene qua e mi sento importante. Ma voglio continuare a crescere. Per un difensore è fondamentale l’aspetto mentale, dobbiamo tutti migliorare sotto questo punto di vista”.
Fonte: Gazzetta.it