Tra 82 giorni, con Germania-Scozia, partirà l’Europeo che vede l’Italia detentrice. Al di là dei risultati del lungo fine settimana, con test giocati anche con formazioni sperimentali o titolari molto svogliati, vediamo quali sono le nazionali di prima e seconda fascia, da dove arriveranno i pericoli maggiori per gli azzurri, inseriti fra l’altro in un gruppo non facile, con Spagna, Croazia e Albania. Ieri i Bleus non c’erano con la testa, basta vedere il gol preso contro la Germania dopo 7 secondi. Ma la ricchezza della rosa della Francia vicecampione del mondo non ha eguali nel panorama europeo. Gli uomini d’attacco sono: Mbappé, Dembélé e Kolo-Muani (Psg), Griezmann (Atletico), Giroud (Milan), Thuram (Inter), Diaby (Aston Villa). A parte lo squalificato Pogba, Didier Deschamps non ha infortunati a lungo termine, potrà sfruttare anche l’entusiasmo degli interisti Pavard e Thuram lanciati verso lo scudetto, ma anche i tre milanisti (Maignan, Theo Hernandez e Giroud) sono in un momento positivo. Da Madrid poi arrivano al c.t. ex juventino buone notizie sulla versatilità di Camavinga e Tchouameni. La versione di ieri contro il Brasile (vittorioso per 1-0) non è quella vera dell’Inghilterra, visti i 13 infortunati nella lista del c.t. Southgate. Seconda nel 2021, battuta a Wembley dall’Italia ai rigori, l’Inghilterra è cresciuta nella personalità dei singoli. Foden, Stones e Walker sono diventati vincenti anche in Europa con il Manchester City. Kane (ieri assente) e Bellingham stanno disputando una stagione eccezionale alla prima avventura con i club storici come Bayern e Real Madrid. Il cambio di passo dei leader sarà fondamentale anche per la nazionale. Sarà l’ostacolo più duro per Spalletti nel girone, ma anche una delle favorite per la vittoria finale. Forse mezzo gradino sotto Inghilterra e Francia (nei loro giorni migliori), ma sempre capace di presentarsi ad alta caratura europea. I campionati stanno dando a Luis De La Fuente almeno due elementi nuovi di rendimento e speranza. Grimaldo (2 presenze), a 28 anni è esploso a Leverkusen diventando un laterale sinistro che segna come un attaccante (11 reti) e sforna assist come un trequartista (già 15 in stagione). L’altra novità è Yamal, stellina del Barcellona, che a 16 anni ha già 5 presenze. Il k.o. con la Colombia (1-0), con formazione rabberciata, è servito al c.t. De La Fuente per far esordire Pau Cubarsì, altro 2007 del Barcellona, ruolo difensore centrale che potrebbe diventare un’alternativa fresca. Senza Gavi, con Pedri in difficoltà fisica, la Roja propone comunque un tasso di qualità elevato, da Rodri a Dani Olmo, da Morata a Nico Williams. La Germania non va tenuta in considerazione solo perché gioca in casa. Il ritorno di Kroos, la fioritura di Wirtz (assente al Mondiale, ieri al primo gol) e la conferma di Musiala aumentano il potenziale offensivo. Certo, dietro balla, ma c’è Neuer (o ter Stegen). Il Belgio del calabrese Tedesco ha sempre De Bruyne e Lukaku che cercano giustizia per una nazionale bella e incompiuta. Il Portogallo non è solo Ronaldo, si sa: Bruno Fernandes e Bernardo Silva possono responsabilizzare anche Leao.
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Big svogliate, ma favorite: Francia, Spagna e Inghilterra restano in prima fila
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