Non si parlano da cinque giorni. Buon segno, brutto segno. Vedremo. Certo l’intrigo Riccardo Calafiori passa dalle comunicazioni tra Bologna e Basilea. E al momento non ci sono. Interrotte. Gli svizzeri chiedono il 50% sulla rivendita. Il Bologna vuole far valere le ragioni di un anno di lavoro. Che in effetti, a vedere l’esplosione di Calafiori, sarebbero anche sacrosante. Non solo Riccardo è stato la rivelazione del calcio italiano, e non soltanto è stato l’azzurro più splendente dell’Italia by Spalletti. Calafiori ha pure acceso la curiosità dell’Europa calcistica intera. Tanto che l’Arsenal, alta e scintillante Premier League, ha subito offerto 40 milioni più bonus (5 in tutto).
Cifra, questa, che al Bologna sta pure bene, è in linea con le aspettative. Come sta bene la destinazione, a cui Calafiori ha già detto sì. E allora? Il Bologna vuole che venga riconosciuto il proprio lavoro: quando nessuno credeva più in Calafiori, ecco che è arrivato il club rossoblù e lo ha rigenerato. E questo, per la dirigenza, ha un valore. Calafiori diviso in due, dunque. Un piede (e un pensiero) al calcio inglese, un altro ben piantato nella terra emiliana delle torri. Intrigo tutto da vivere, l’estate è lunga. Al punto che il giocatore partirà per il ritiro (l’arrivo del difensore è previsto per il 20-21 a Bologna, il 22 la squadra parte per Valles, Alto Adige).
Quel lavoro forsennato dei giorni scorsi, le telefonate, i discorsi, i rilanci, quando sembrava che Calafiori dovesse sbarcare a Londra nel giro di subito, adesso è fermo. Una situazione di stallo, diciamo. Dai 45 milioni totali vanno tolti i 4 (4,5 coi bonus) dell’acquisto al Basilea. Ed è a quella cifra che verrà applicata la percentuale di rivendita. L’ad Claudio Fenucci e il ds Marco Di Vaio vogliono vederci chiaro. E soprattutto sperano che la società svizzera comprenda bene la situazione. Difficile pensare a Calafiori in rossoblù per un’altra stagione, non sembrano esserci i presupposti. Però il Bologna non ha fretta di venderlo, questo è chiaro. Soprattutto a condizioni svantaggiose.
Intanto Cala posta, twitta, instagramma dal mare. Nel blu dipinto di blu. Dopo azzurro tenebra. È sicuro che il giocatore incontrerà Vincenzo Italiano. Un incontro significativo, per quanto fugace. Perché servirà alla società per gestire al meglio la situazione delle cessioni. Calafiori, 22 anni, ha messo insieme 30 partite in Serie A con la maglia del Bologna. E anche 2 gol, niente male. Prima terzino, poi centrale modernissimo che ha mostrato un volto diverso dal solito tipo di tattica italiana. Una volta definita la trattativa con il Basilea (e di riflesso con l’Arsenal), il Bologna si butterà sul sostituto. Hummels piace perché è il veterano perfetto. Ma bisognerà discuterne l’ingaggio. Tante anche le alternative. Quella di Jaka Bijol (25), sloveno dell’Udinese. E poi Sinaly Diomandé del Lione. Spunta Logan Costa, 2001, del Tolosa. In uscita, invece, Kevin Bonifazi. Su di lui c’è il Bari.
Fonte: gazzetta.it