La difesa e tre, le punte esterne dentro al campo e gli esterni che attaccano la profondità. Tracce di nuovo Napoli, tracce di vecchie idee contiane. La prima uscita di Antonio Conte sulla panchina azzurra diventa un allenamento interessante per capire i primi movimenti, resi complicati dalle gambe imballate da carichi di lavoro pesanti. Contro l’Anaune Val di Non – Eccellenza trentina – finisce 4-0 con primo gol stagionale firmato Spinazzola al termine del primo tempo. Napoli che ha poi dilagato nella ripresa con Gaetano, Cheddira su rigore e Ngonge.
Due tempi, due squadre diverse: in attesa del ritorno dei nazionali previsto alla spicciolata nel prossimo ritiro di Castel di Sangro (25 luglio-9 agosto), Conte dà la prima fascia di capitano a Politano, chiede ad Anguissa di dettare i tempi, affida a Mazzocchi e Spinazzola le fasce e prova Lindstrom nel ruolo di vice Kvara. Sotto gli occhi del presidente De Laurentiis, nel primo tempo il Napoli fatica a sfondare un po’ per mancanza di lucidità sotto porta e un po’ per la bravura del portiere avversario. Prima dell’intervallo, però, il guizzo vincente: Mazzocchi e Politano costruiscono a destra, imbucata per Spinazzola che lascia l’avversario sul posto e di destro infila in diagonale.
Nella ripresa Conte cambia gli undici e il mattatore del match diventa Cheddira, che sembra perfettamente a suo agio nel ruolo di “centro boa” pronto a offrirsi per la sponda verso i compagni. Suoi gli assist per Gaetano e Ngonge, sempre ricevendo spalle alla porta e trovando il corridoio per la corsa dei trequartisti, e ciliegina sulla torta col rigore trasformato con freddezza dopo esserselo procurato. Il suo futuro sembra lontano da Napoli, ma Walid sta sfruttando l’occasione per mettersi in mostra: sorprendente il suo passo da mezzofondista nelle ripetute sul campo, impeccabile il suo impegno quotidiano. Con Osimhen e Simeone in uscita e Lukaku in attesa, Cheddira ha fatto vedere cosa cerca Conte dalla sua prima punta. Applausi.
Fonte: gazzetta.it