Il nuovo che avanza, anzi che è avanzato talmente tanto da staccare la concorrenza, è Riccardo Calafiori, ventidue anni compiuti lo scorso 19 maggio, difensore centrale del Bologna. E' l'ultimo arrivato nella Nazionale, ma stasera sarà titolare nella gara contro l'Albania, al fianco di Bastoni. Ha sorpassato Mancini e Buongiorno per prendere il posto nella retroguardia lasciato vuoto dagli infortuni di Acerbi e Scalvini. Il romano, che finora ha giocato solo due incontri in azzurro, le due amichevoli di inizio giugno contro la Turchia (entrando dalla panchina gli ultimi 5') e la Bosnia (titolare), ha la carica... dell'esordiente perché è alla prima gara "pesante" con la maglia dell'Italia. Di lui il c.t. si fida ad occhi chiusi e non a caso a proposito di Calafiori ha spiegato: "Lui e Buongiorno hanno la stoffa di coloro che vogliono arrivare a giocare a grandi livelli". Ma quando ha dovuto scegliere il tecnico di Certaldo si è affidato al mancino di Riccardo. La scelta di Calafiori probabilmente va nell'ottica di schierare una squadra propositiva, che proverà a tenere il pallone, a fare la partita e, ad andare a far male all'avversario, con il gioco e il possesso. Il difensore del Bologna in quest'ottica è un valore aggiunto per il modo in cui si inserisce con e senza la palla. E' stato favorito dalle sue precedenti esperienze alla Roma e soprattutto al Basilea, ma è innegabile che la trasformazione decisiva l'abbia avuta sotto le Due Torri grazie a Thiago Motta. Il tecnico italo-brasiliano lo ha completato e la stagione di Calafiori è stata super. Anche migliore di quello che dicono i freddi numeri: 30 presenze e 2 reti in campionato. Con tanto di storica qualificazione alla Champions e di bacio alla fidanzata Sara dopo la matematica certezza dell'ingresso nella coppa europea più prestigiosa. Adesso Riccardo aspetta il match di stasera, il suo primo in un Europeo, concentrandosi solo sul presente e lasciando da parte il mercato. Le indicazioni di Spalletti a Coverciano ("Pensiamo solo al campo, niente distrazioni esterne") le ha recepite al 100% e ha delegato al suo agente, Alessandro Lucci, l'argomento futuro. La Juventus è in pressing da settimane perché Thiago Motta vorrebbe continuare ad allenarlo anche a Torino. Il Bologna però non vuole cederlo e lo ha chiarito al procuratore del ragazzo. Resta però da far capire il concetto alla Juventus, arrivata ad offrire 20 milioni di euro. Non bastano per abbattere il muro eretto da Saputo, ma il mercato è all'inizio e se l'offerta bianconera supererà il 25 milioni, il finale potrebbe essere... a sorpresa. Il Bologna lo ha preso dal Basilea pagando il suo cartellino 4 milioni e lasciando agli svizzeri il 50% sulla rivendita. Un vero e proprio affare, l'ennesimo, del d.t. Sartori.
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Calafiori, il nuovo che avanza in azzurro: stagione super e mercato, ma ora c'è l'Albania
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