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Calcio

Calzona: "Barcellona favorito? Chi ha paura resti a casa. Saremo sfrontati"

Vincenzo D'Angelo
Calzona: "Barcellona favorito? Chi ha paura resti a casa. Saremo sfrontati"N/A
L'allenatore azzurro alla vigilia del ritorno degli ottavi: "E' la partita dell'anno. Non c'è bisogno di fare grandi cose per farne capire alla squadra l'importanza"
Rispetto, ma non paura. Perché “chi ha paura non si presenta. Bisogna avere la sfrontatezza di affrontare un avversario forte e in salute”. Francesco Calzona ha le idee chiare: “Il Napoli deve giocarsela ovunque e cercare di vincere ogni partita”. Su una cosa, però, non ci sono dubbi: “Questa è la partita dell’anno”. a breve il servizio completo Al Montjuic saranno 90’ (o 120’) fondamentali per entrambe le squadre: per riscattare una stagione fin qui deludente, per il pass ai quarti ma soprattutto per continuare la corsa verso il Mondiale per Club 2025: anche il Barcellona è in lotta con l’Atletico, il Napoli vuole superare la Juve nella classifica Fifa: “Non c'è bisogno di fare grandi cose per far capire alla squadra l'importanza della partita: non è da tutti giocarsi i quarti di Champions contro il Barcellona – ancora Calzona -. Non ho utilizzato il mio tempo così, ci siamo concentrati su altre cose perché concedere determinate cose può diventare fatale”. Rispetto all’andata, dove esordì 48 ore dopo essere stato ufficializzato come nuovo tecnico, è già un Napoli più suo: “Siamo cambiati tantissimo, la squadra è più compatta e concede meno: riusciamo a creare di più, stiamo segnando abbastanza, difendiamo in avanti e a me non piace correre all'indietro. Il merito è dei ragazzi che si sono messi a disposizione e hanno fatto passi da gigante: il percorso non è finito, abbiamo tanto da fare per diventare come io vorrei”. La gara dell’anno, insomma, non si può sbagliare, perché può ridare anche entusiasmo per la rincorsa a un posto Champions: “Dobbiamo recuperare anche in campionato per migliorare la classifica – chiude Calzona -. Domani è un match importante, passare il turno vuol dire tanto a livello societario e di entusiasmo nella squadra”.