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Calcio

Calzona: "Ogni tanto ci squagliamo, siamo fragili". Gasp: "Gara sempre in mano"

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Calzona: "Ogni tanto ci squagliamo, siamo fragili". Gasp: "Gara sempre in mano"N/A
Il tecnico del Napoli: "Chance Champions ormai residue. La fase difensiva non puoi farla con la fantasia". Il nerazzurro: "Abbiamo un mix di giocatori che sembra che giochino insieme da tempo"
Due tecnici e due stati d'animo opposti. Gasp felice, Calzona abbattuto dopo lo 0-3 casalingo. Punti pesantissimi in chiave corsa Champions. "Sono molto soddisfatto perché lavoro per fare queste partite, era uno scontro diretto per la corsa Champions - chiude l'autore del secondo gol -. Lavoriamo da inizio stagione per questi momenti, ora continuiamo a lottare, uniti più che mai. Oggi abbiamo fatto la partita perfetta. La Nazionale? Su di me Spalletti può sempre contare, quando riesco a esprimere il mio potenziale sono felice". "Felice e soddisfatto per il modo in cui abbiamo vinto, nel 1° tempo abbiamo creato molte opportunità, tenuto sempre la partita in mano - dice Gasp a Dazn -, loro hanno creato qualcosa con Osi ma siamo stati superiori e vinto meritatamente. Abbiamo raggiunto un livello di efficienza con tutti i giocatori, anche se ci sono assenze chi subentra dà un apporto determinante. E' fondamentale dovendo disputare così tante partite, nell'emergenza è nata questa qualità. Scamacca? Tutti vogliono giocare ma c'è verità in quello che ha detto, che va bene anche se non gioca. Nello spogliatoio c'è una grande atmosfera, anche chi è in panchina dà un contributo importante. Lo vedo in crescita costante, ha avuto momenti di flessione ma è in doppia cifra di gol. Certo, se l'aspettativa è che ne faccia 30 allora si sbaglia. Trofei? La Coppa Italia è l'unico alla nostra portata. L'Europa League? Mi sembra già oltre, sono più di 20 anni che un'italiana non la vince (considerando anche la Coppa Uefa, il Parma nel 1999, ndr.). Abbiamo un mix di giocatori che sembra che giochino insieme da tanto tempo anche se non è così. Scalvini ha un risentimento muscolare, vedremo domani. Preoccupa ma attendiamo gli esami". "Ci sono meriti dell'Atalanta ma anche tanti demeriti nostri, ogni tanto ci squagliamo, siamo fragili quando non siamo in possesso palla - dice Calzona a Dazn -. Quando l'abbiamo, la squadra crea, anche con confusione, ma dobbiamo trovare solidità difensiva, così non va bene. La classifica? Le possibilità si sono assottigliate, dobbiamo migliorare, così si fa fatica a vincere le partite, per la Champions le chance sono residue. Non è un problema di linea difensiva, ma di squadra, se non metti pressione come squadra ma singolarmente, se la linea di centrocampo è lontana 15-20 metri, è difficile... Oggi non l'abbiamo fatto, a tratti in passato sì e anche bene. La fase difensiva non si può fare di fantasia, deve essere organizzata. Trenta punti in  meno? Chiaro che quest'anno ci sono state tante vicissitudini, tre allenatori, i nuovi non hanno trovato un ambiente ideale, chi viene dall'estero aveva bisogno di una situazione molto più lineare. Questo può essere uno dei problemi, sono quelle annate che nascono in un certo modo... Raspadori si allena bene e dà garanzie, poi magari può sbagliare la partita. Gli esterni sono questi, non credo che chi è entrato abbia fatto meglio. Lui preferirebbe giocare più centrale ma mi serve a sinistra. Sono contento di Simeone, è entrato bene in  partita, se cambiamo modulo perdiamo le distanze, diventiamo ancora più vulnerabili, non siamo pronti a farlo. Lui si sente una prima punta, me lo ha detto, ma non è questo il problema, avendo Osimhen, ovvio che giochi lui lì. Cambiando modulo con un centrocampo a due sacrificheremmo Lobotka, si cerca solidità in questo momento, poi davanti viene sacrificato qualcuno, come Simeone che meriterebbe di giocare di più".