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Calcio

Camarda all’assalto della Spagna: l'Italia cerca la finale del bis europeo

Alex Frosio
Camarda all’assalto della Spagna: l'Italia cerca la finale del bis europeoN/A
Il ct Corradi carica i suoi ragazzi in vista della semifinale europea Under 19, che è pure nella rivincita di un anno fa: "Chi vuol diventare un campione non vede l’ora di giocare gare così"
"Se potessi, io stesso mi cambierei per poter scendere in campo". Bernardo Corradi freme ma sarà “costretto” in panchina: alle 15, la sua Italia Under 19 torna a sfidare la Spagna per guadagnarsi di nuovo un posto nella finale dell’Europeo. Un anno fa, stessa scena, a Malta, dove la storia è cambiata: la Rojita, dominatrice storica del torneo (8 edizione vinte su 20 disputate), eliminata dai ragazzi di Bollini, che poi sono andati a prendersi il trono continentale. I loro “fratellini”, in un gruppo che comprende i già campioni Chiarodia e Lipani (che segnò il 3-2 decisivo in quella semifinale), possono eguagliare proprio un record degli spagnoli, gli unici finora ad aver fatto doppietta (due volte: nel 2006 e 2007, nel 2011 e 2012). Quanto alla maglia che indosserebbe volentieri, l’ex centravanti Corradi può stare tranquillo: è su ottime spalle. Dopo aver “riposato” nell’ultima partita del girone contro l’Ucraina, dovrebbe tornare titolare al centro dell’attacco Francesco Camarda, il ragazzo prodigio che in Irlanda del Nord è arrivato già da campione d’Europa, con l’Under 17. Il bis sarebbe clamoroso e accrescerebbe ancora di più l’hype intorno al giovane attaccante rossonero. Che il Milan ha giustamente provveduto a blindare con il primo contratto da professionista.  La coppia d’attacco sarà completata - e qui dubbi non ce ne sono - dall’altra stellina azzurra, il numero 10 Simone Pafundi. L’Europeo Under 19 è una vetrina dove gli occhi famelici degli osservatori dei club di tutto il Continente valutano gli affari giovani. E quello del talentino dell’Udinese - in prestito al Losanna fino a fine anno - è il primo nome della lista di tutti gli addetti ai lavori che occuperanno le tribune del Windsor Park di Belfast. E dall’Inghilterra il viaggio è piuttosto breve... Il secondo è quello di uno spagnolo, Yarek Gasiorowski, papà polacco e mamma iberica. Un difensore centrale. Se il giocatore più interessante della Spagna gioca dietro e quello dell’Italia è un fantasista, è proprio cambiata la storia...  Motivazioni Stanno cambiando anche le nazionali. L’Italia insegue il possesso e il palleggio, la Spagna la spiega Corradi: "Questa è un po’ diversa rispetto alle squadre che eravamo abituati ad affrontare in passato: sono più diretti, con un po’ meno di palleggio, però sono sempre la Spagna". E contro avversari così, in sfide così, le motivazioni arrivano da sole: "Prendo in prestito le parole del nostro capodelegazione Gianfranco Serioli - ha spiegato il c.t. - che ieri, in maniera molto serena, ha parlato alla squadra dicendo ai ragazzi che i grandi campioni, o almeno chi lo vuole diventare, un Italia-Spagna non vede l’ora di giocarlo. In questi giorni abbiamo lavorato più sull’aspetto mentale e tattico che sulle gambe. Quello che posso augurarmi è che i ragazzi la affrontino con la giusta serenità di chi si è preparato e impegnato per oltre un mese e che giochino con la giusta serenità per potersi godere il momento e divertirsi. Li vorrei veder giocare col sorriso sulle labbra, quella sarebbe una bella soddisfazione".