La società protagonista del calciomercato estivo è una sola: il Barcellona. Sia per i colpi messi a segno, come Kessie, Lewandowski, Raphinha e Koundé, sia per il fatto che per farlo ha dovuto vendere importanti asset societari per racimolare risorse, liberare posti in rosa e lasciare fuori alcuni nuovi acquisti in attesa di registrarli.
Il tutto non si sa bene come, o almeno questo è quello che diversi addetti ai lavori - da Nagelsmann del Bayern Monaco a Klopp del Liverpool - si sono chiesti.
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Il caso Koundé
Kessie, Lewandowski e Christensen ci sono passati fino a poche ore dall'esordio ne LaLiga. Registrati all'ultimo tra i giocatori utilizzabili in campionato, soprattutto l'ex Milan ha rischiato di poter esercitare la clausola che lo avrebbe liberato a parametro zero in caso di mancato tesseramento entro l'inizio del campionato.
Questa è la situazione che sta vivendo Jules Koundé, investimento per la difesa del Barcellona che anche nel match contro la Real Sociedad guarderà i compagni - virtuali per ora - dalla tribuna.
Può liberarsi a costo zero
Lo scenario resta improbabile, ma già da solo disegna il modo difficile e delicato del Barcellona. Se entro il 31 agosto Koundé non verrà tesserato, non solo potrebbe liberarsi a costo zero tornando disponibile sul mercato, ma il Barcellona sarebbe costretto a pagare un'altra penale da 2,5 milioni di euro al Siviglia.
I fondi necessari dovrebbero arrivare dalle partenze di Aubameyang e Depay, ma la situazione dalle parti del Camp Nou resta grottesca.