Competizione e spettacolo: il Milan del derby è stato nettamente inferiore all’Inter e lo show a cui ha assistito riguardava le celebrazioni nerazzurre. Del progetto di Cardinale – intrattenimento e successi sportivi – si è visto poco. L’appuntamento con San Siro era nell’agenda del proprietario del club da settimane, ma considerato il momento avrebbe potuto collegarsi dagli Stati Uniti: ha scelto di esserci per incontrare personalmente la dirigenza e per spronare la squadra a un finale di stagione orgoglioso. Senza ambizioni di classifica ma almeno forte nello spirito per opporsi all’avanzata nerazzurra: obiettivo fallito. E ad aprile, con oltre un mese di campionato davanti, il Milan si ritrova dentro un finale senza particolari motivi di interesse: la quarta qualificazione di fila alla Champions è un successo già celebrato, l’ultimo sussulto servirebbe a conservare il secondo posto davanti alla Juventus, prossima avversaria. Cardinale ha assistito direttamente al Milan involuto e senz’anima di lunedì. Era inevitabilmente deluso e insoddisfatto. Settimane fa da Londra aveva annunciato cambiamenti ed è stato di parola: la squadra del futuro avrà un nuovo allenatore. Il casting è ristretto e a ognuno dei profili è stato dedicato del tempo nei vari incontri che Gerry ha avuto con Furlani e Ibra. Negli ultimi confronti è emerso un nome nuovo: Domenico Tedesco, attuale c.t. del Belgio. Sarà impegnato ai prossimi Europei e da lì potrebbe continuare l’esperienza internazionale sulla panchina del Milan. E’ un’idea, l’identikit combacia con il profilo tratteggiato dal club: giovane ma già professionista di alto livello, in linea con il budget ed esponente di una filosofia di gioco moderna e orientata sui giovani. In Bundesliga ha allenato Schalke e Lipsia, con cui ha vinto la Coppa di Germania, primo titolo nella storia del club. Ha traslocato allo Spartak Mosca e a febbraio 2023 è nominato c.t. della nazionale belga, che accompagnerà all’Europeo 2024. Dopo aver ottenuto il pass, a marzo scorso, ha ricevuto in premio il prolungamento del contratto fino al 2026. Tedesco si aggiunge all’elenco dei candidati, che la dirigenza provvederà a restringere ancora: sarà poi Cardinale a indicare il prescelto, tenendo conto delle riflessioni dell’area sportiva (Ibra e Moncada) e di quella finanziaria che fa capo all’a.d. Furlani. E’ stato lui a prendersi la responsabilità di dare spiegazioni al momento rossonero dopo il ko nel derby e ribadire le strategie per il futuro: "Siamo al lavoro per la prossima stagione per far sì che sia una stagione di successo. Vincere era l’obiettivo dell’estate scorsa e lo sarà anche nella prossima. Abbiamo fatto una grande rivoluzione nella rosa l’estate scorsa, quest’anno sarà un lavoro più leggero. Cercheremo di fare una squadra sempre più competitiva. Le persone che riportano a Gerry Cardinale sono Moncada, Ibrahimovic e io. Lui prenderà sempre le decisioni finali". Il casting allenatori coinvolge nomi con caratteristiche comuni (Tedesco si distingue per l’età, 38 anni): esperienza europea, voglia di riscatto, ingaggi in linea. Lopetegui è stato c.t. della Spagna, allenatore del Real, del Porto, del Siviglia e come ultima tappa il Wolverhampton. Ha vinto l’Europa League con il Siviglia e nient’altro nei top club. Tra il Milan e l’opzione Premier al West Ham, Lopetegui preferisce la prima. Paulo Fonseca, ex Roma, ora al Lilla è un altro candidato: i precedenti in Portogallo, l’esperienza allo Shakhtar Donetsk prima delle due stagioni italiane e del trasferimento in Francia. Successi con il Porto, il Braga e in Ucraina. Con i giallorossi in Serie A un quinto e un settimo posto. Avanti con Marcelo Gallardo, attuale tecnico dell’Al-Ittihad. Dall’Argentina è volato direttamente in Arabia, dove oggi occupa il quarto posto della Saudi League. In Sudamerica ha vinto un campionato uruguaiano con il Nacional prima di arricchire la bacheca del River Plate tra titoli nazionali e due Coppe Libertadores: in nove stagioni è diventato l’allenatore più vincente nella storia del club. Si resta in zona con Christophe Galtier, dall’ottobre 2023 in Qatar con l’Al-Duhail. In carriera: dalla salvezza con il Saint-Etienne al primato in Ligue 1 con il Lilla nell’estate 2021. In Francia anche con Nizza e Psg, e di nuovo campione nazionale. Non c’è fretta ma i tempi della scelta non saranno nemmeno troppo lunghi: Cardinale ha fretta di guardare avanti perché l’ultimo ricordo del Milan è triste.
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Cardinale deluso cambia il Milan: per il dopo Pioli spunta Tedesco
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